Covid 19, Coldiretti: "La chiusura dei locali alle 18 danneggia tutta la filiera agroalimentare"
di Redazione
A rischio, oltre ai 330mila imprese della ristorazione, saranno anche 79mila industrie alimentari e 740mila aziende agricole
Smartoworking e chiusure anticipate alle 18, oltre a mettere in ginocchio la ristorazione, avranno effetti molto pesanti sull'intera filiera agroalimentare.
A dirlo è una ricerca diffusa da Coldiretti: nell’attività di ristorazione, a livello nazionale, sono coinvolti circa 330mila tra bar, mense e ristoranti, ma anche 70mila industrie alimentari e 740mila aziende agricole, per un totale di 3,8 milioni di posti di lavoro.
“Purtroppo assisteremo ad un crollo delle attività – affermano il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il delegato Confederale Bruno Rivarossa – che peserà sulla vendita di molti nostri prodotti d’eccellenza, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. A subire inoltre pesanti conseguenze, oltre alle aziende agricole fornitrici di prodotti, ci saranno anche le strutture agrituristiche del territorio, che avranno difficoltà a sostenere i costi di apertura, dal momento che la loro attività si concentra principalmente nei weekend, quando le famiglie possono avere maggiori possibilità di passare del tempo nel relax della campagna, dove il distanziamento sociale è assicurato.
La spesa degli italiani per pranzi, cene, aperitivi e colazioni fuori casa, prima dell’emergenza Coronavirus, era pari al 35% del totale dei consumi alimentari: ora la chiusura anticipata alle 18, che resterà in vigore fino al prossimo 24 novembre, con il crollo delle attività di bar, gelaterie, pasticcerie, trattorie, ristoranti e pizzerie, avrà un effetto negativo a cascata sull’intera filiera agroalimentare.
"Augurandoci che sia solo un mese, è indispensabile, fin da subito, salvaguardare il nostro sistema agroalimentare, che rappresenta la prima ricchezza del Paese e svolge un ruolo da traino per l’intero sistema economico Made in Italy in Italia e all’estero", continua la nota stampa diffusa da Coldiretti Liguria. "Per questo riteniamo che, intanto, le limitazioni alle attività debbano prevedere un adeguato sostegno economico lungo tutta la filiera e misure come la decontribuzione protratte anche per le prossime scadenze, superando il limite degli aiuti di stato”.
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