Figlia indagata per morte della madre: pm vieta la cremazione della salma
di Redazione
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I funerali di Filippa Astuto all'ospedale S. Martino: la bara tumulata a Staglieno
Rimane un mistero la morte di Filippa Astuto, la donna di 69 anni del centro storico morta all'ospedale Galliera dopo essere stata aggredita dalla figlia Barbara Mannoia, 46 anni, domiciliata a Mazara del Vallo, Trapani, per questo unica indagata.
In un primo momento la donna era accusata di omicidio preterintenzionale, ora non si esclude che possa essere chiamata a rispondere del reato meno grave di morte in conseguenza di un altro delitto. La figlia, insomma, potrebbe avere procurato lesioni alla mamma, ma non voleva ucciderla. La morte potrebbe essere sopraggiunta per un'infezione correlata alle ferite riportate dalla settantenne.
Il magistrato titolare dell'inchiesta Daniela Pischetola dopo l'effettuazione dell'autopsia ha concesso alla famiglia della donna il benestare per i funerali ma con il divieto di cremare la salma, come avrebbe voluto il marito Gianni Mannoia.
Il funerale della donna è stato celebrato nella cappella dell'ospedale San Martino. L'autopsia svolta dal medico legale Alessandro Bonsignore aveva stabilito che la Astuto è morta in seguito ad un’infezione forse provocata dalle botte inferte dalla figlia, ma per ora non si può escludere che fatale possa essere risultata una sepsi sopraggiunta a causa di una patologie da cui la donna era già affetta.
Il medico legale dovrà ora individuare il germe fatale alla donna eppoi, attraverso l’esame della cartella clinica, stabilire se può essere connesso alle vecchie patologie di cui era affetta o se, invece, come ritiene il marito della vittima, è correlato alle patologie sopraggiunte dopo l’aggressione da parte della figlia.
Allo stato attuale delle indagini non si possono neppure escludere delle responsabilità dei medici dell’ospedale Galliera visto che Filippa Astuto si è sentita male ed è stata ricoverata per la seconda volta dopo essere stata dimessa, per il marito in modo “sbrigativo”, il giorno dopo l’aggressione e “con un semplice collare al collo”. “Poi visto che stava ancora molto male l’ho riportata io al Galliera la sera dell’11 luglio – ha denunciato l'uomo - e dopo due giorni, visto che perdeva sangue dalla bocca, è stata operata d’urgenza”.
Le indagini sull'omicidio sono condotte dai carabinieri della compagnia Genova Centro: Filippa Astuto, ex parrucchiera, era stata ricoverata per due volte all’ospedale Galliera in seguito all’aggressione da parte della figlia avvenuta il 3 luglio scorso nella casa della donna di piazza Santa Maria in Passione.
Il decesso avvenne 23 giorni dopo il secondo ricovero.
Barbara Mannoia, genovese, da due mesi trasferitasi a Mazara del Vallo, nega di avere aggredito la madre, “ha simulato, io non l’ho toccata” ha detto dopo avere telefonato alla redazione di Telenord.
Contro di lei le dichiarazioni rilasciate dalla madre prima del prima del ricovero, e del padre Gianni Mannoia, che ha trovato la moglie a terra dolorante e l’ha trasferita al pronto soccorso.
Fra madre e figlia c’erano da anni dissapori, da quanto la figlia si era separata dal marito. Proprio per questo Barbara si era trasferita a Mazara del Vallo con il figlio più piccolo. La seconda figlia, maggiorenne, invece, vive a Genova in casa del nonno, Gianni Mannoia.
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