Il triangolo di Dendi per scoprire la matematica al Festival della Scienza
di Giulia Cassini
La lectio magistralis in collaborazione con l'Università di Genova
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Nelle competizioni di "Giochi Matematici" occorre inventare procedimenti sempre nuovi per arrivare alla soluzione dei problemi proposti. Talvolta, ci si può servire di teoremi conosciuti e adattarli fino ad arrivare a possibilità divertenti e non ancora conosciute. La partenza dell'appuntamento del 30 ottobre al Palazzo della Borsa in collaborazione con l'Università degli Studi di Genova e con introduzione del giovane Riccardo Manzoli degli Emiliani ha visto Giorgio Dendi nei panni del "professore atipico", quello che invita a stravolgere le regole.
"Nato il 31 ottobre alle 2 di notte ho visto la luce mentre era scuro" ha esordito Dendi in una metafora con la sua vita costellata di scoperte. Di fatto Dendi è creatore di migliaia di giochi, volto noto del piccolo schermo, blogger oltre a seguire la squadra italiana di matematica e ad essere amante del teatro. Recentemente è apparso sui giornali per l'invenzione di un quadrato magico dove i numeri sommati per righe, colonne, diagonali ed altri raggruppamenti simmetrici (per un totale di 20) danno sempre 176.
Oggetto d'indagine nel corso dell'evento da tutto esaurito al Festival della Scienza genovese il triangolo matematico che assomiglia a quello di Tartaglia ma cela tantissime peculiarità. La partenza è stata sprintosa, basta accantonare le regole: "Occorre far finta di non conoscere il triangolo di Tartaglia- ha commentato Dendi- per diventare padroni del necessario e risolvere tanti problemi. Noi incominciamo dal pavimento che ho osservato in una chiesa vicino a casa mia a Trieste dove 7 piastrelle posate in orizzontale hanno la stessa lunghezza circa di 5 piastrelle poste in diagonale e risolviamo diversi quesiti, in una specie di... passeggiata"!
In effetti è risultato agevole per i tanti giovani e appassionati di matematica in sala passare dai numeri naturali ai numeri triangolari (somme di naturali) ai tetraedrici (somme dei triangolari) e immergersi in nuove scoperte. Alcuni partecipano regolarmente a quiz per "cervelloni". "Sono tantissime le gare per studenti - ha raccontato Dendi - Noi invece ci iscriviamo a quella della Bocconi, per fare un esempio, partecipiamo in 50.000 all'anno; ci sono 100 sedi distribuite per provincia e alla fine rimaniamo in 25. Ci alleniamo una settimana sul Lago Maggiore, proprio come gli atleti". Al Festival della Scienza Dendi ha passato la staffetta ai giovani, a giudicare dall'interesse in sala ci è riuscito. La matematica è contagiosa.
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