Festini,Mitja Gialuz a Telenord: "Costituzione e codice procedura tutelano presunzione di innocenza e reputazione dei non indagati"

di Stefano Rissetto

Il docente di procedura penale all'università di Genova analizza il difficile equilibrio tra diritto di cronaca e tutela delle persone

In margine alle ultime indiscrezioni sulla vicenda dei festini tra coca ed escort di imprenditori e vip, il professor Mitja Gialuz, ordinario di procedura penale all'università di Genova, ospite di Telenord osserva: "Non è facile trovare un equilibrio tra esigenze tutte di rilevanza costituzionale: da un lato il diritto/dovere di informare, dall'altro il diritto di soggetti non indagati a che la loro reputazione non venga deturpata da una semplice indagine. Il codice di procedura penale del 1988 vieta la pubblicazione di atti durante indagine preliminare. Poi accade che attraverso intercettazioni e utilizzo di chat questi elementi informativi confluiscano nei provvedimenti giudiziari e diventano pubblicabili".

"Inevitabile che certe informazioni vengano maneggiate dalla stampa, ma ciò va fatto nel rispetto della presunzione di innocenza, sia degli indagati che a maggior ragione di quelli che sono del tutto estranei. La direttiva Ue del 2016 introduce limiti e cautele nella diffusione delle informazioni, imponendo alla stampa - conclude - di trattare come innocenti le persone sottoposte a procedimento penale in corso".