Festa della Repubblica, il presidente Mattarella: "Grato a chi ha sacrificato la vita"

di Gregorio Spigno

Cerimonia senza pubblico ma con le più alte cariche dello Stato. In chiusura, il passaggio delle Frecce Tricolori

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona all'Altare della Patria in occasione della festa della Repubblica che, per il secondo anno consecutivo, si celebra senza cerimonie aperte al pubblico e senza la tradizionale parata militare in via dei Fori imperiali a causa del Covid.

Ad attendere il capo dello Stato c'erano però in piazza Venezia, dietro le transenne, centinaia di cittadini e turisti, che hanno assistito alla breve cerimonia.

Mattarella è stato accolto dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini, e dalle più alte cariche dello Stato che lo hanno atteso alla base del monumento dedicato al Milite Ignoto: il presidente del Consiglio Mario Draghi, i presidenti di Senato e Camera Elisabetta Casellati e Roberto Fico, il presidente della Corte Costituzionale Giancarlo Coraggio.

Accompagnato da Guerini e dal capo di Stato maggiore della Difesa Enzo Vecciarelli, il presidente della Repubblica ha poi passato in rassegna lo schieramento interforze e, dopo l'inno nazionale, ha deposto la corona davanti alla tomba del Milite ignoto.

La breve cerimonia si è conclusa con il passaggio delle Frecce Tricolori.

"La Repubblica, in questi anni, ha rafforzato costantemente il proprio prestigio con una autorevole partecipazione alle Organizzazioni internazionali, dalle Nazioni Unite, all'Alleanza Atlantica, alla Unione europea, di cui e' stata fondatrice ed è convinta e attiva sostenitrice. A questo sforzo hanno contribuito in maniera significativa le Forze Armate, legate alle Istituzioni della Repubblica e alla sua Costituzione dallo speciale giuramento di fedeltà. Ad esse va la riconoscenza del Paese per la dedizione al servizio e il valore dimostrati anche nella complessa e delicata situazione emergenziale che minaccia la nostra salute, il nostro benessere e il libero esplicarsi delle nostre esistenze. Rinnovo, con particolare commozione, la gratitudine del popolo italiano a tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per l'Italia e alle loro famiglie costrette a convivere con un dolore incolmabile".