Energia, il cervello verde dell’industria: a Ferrera Erbognone nasce il supercomputer HPC6
di R.S.
Dietro la sua potenza si cela un’architettura ibrida tra CPU e GPU, con quasi 14.000 unità grafiche collegate fra loro
Nel Green Data Center di Ferrera Erbognone è stato acceso HPC6, un colosso del calcolo destinato a rivoluzionare il panorama industriale globale. Si tratta del supercomputer più potente al mondo dedicato all’industria, in grado di eseguire oltre 600 milioni di miliardi di operazioni al secondo.
Dietro la sua potenza si cela un’architettura ibrida tra CPU e GPU, con quasi 14.000 unità grafiche collegate fra loro. Una potenza di calcolo che rende possibili simulazioni complesse, come quelle per la progettazione di nuovi materiali per batterie, celle solari e perfino lo studio del plasma nella fusione nucleare.
Ma HPC6 non è solo velocità. Grazie a un avanzato sistema di raffreddamento a liquido capace di dissipare fino al 96% del calore prodotto, rappresenta anche un modello di sostenibilità. È un esempio concreto di come l’alta tecnologia possa servire la transizione energetica, supportando ricerca scientifica e innovazione industriale nel percorso verso la decarbonizzazione.
Con HPC6, il supercalcolo diventa uno strumento strategico per affrontare le grandi sfide del nostro tempo, dall’energia pulita allo sviluppo tecnologico, in un connubio tra efficienza e rispetto per l’ambiente.
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