Elezioni, la Sanità di Sansa: "Medici a disposizione 7 giorni su 7"
di Redazione
Casa della Salute cuore del progetto. Il consulente medico Costantini critica Toti sul Covid: "Pericoloso lanciare messaggi tranquillizzanti"
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Case della salute pubbliche e aperte 7 giorni su 7, telemedicina e cure a domicilio: sono questi i tre cardini del progetto per la sanità regionale del candidato presidente Ferruccio Sansa, leader della coalizione centrosinistra-Movimento 5 Stelle. Sansa ha presentato il suo progetto nella mattinata del 31 agosto al Cap di via Albertazzi, a Genova; inseme a lui il dottor Massimo Costantini, direttore scientifico dell'IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) di Reggio Emilia, che insieme ad un team di altri 30 medici ha collaborato alla stesura del programma.
"Vogliamo una sanità che realmente cura le persone e combatte le disuguaglianze, una sanità pubblica, una sanità sette giorni su sette anche vicino a casa. Una sanità organizzata per arrivare fino alla porta di casa di chi ha bisogno, esattamente l'opposto di quello che è avvenuto fino a oggi con la Giunta Toti", ha dichiarato Sansa. "Pensiamo a case della salute pubbliche diffuse su tutto il territorio, aperte 365 giorni all'anno, modulate in base ai bisogni degli abitanti e
con attrezzature per esami di primo livello. Dove ogni cittadino potrà sempre trovare anche alla domenica un medico di famiglia e specialisti pronti a curarlo".
Nel progetto per la sanità di Sansa, battezzato "Prendersi cura della Liguria" sono previste assunzioni di personale sanitario, investimenti straordinari nell'edilizia ospedaliera, l'affidamento della costruzione dell'ospedale del Ponente di Genova in mano pubblica, lo smantellamento di Alisa, trasparenza e meritocrazia nella nomina dei dirigenti sanitari, una riorganizzazione dei pronto soccorso liguri per ridurre i tempi d'attesa.
Durante la conferenza stampa il dottor Costantini ha commentato l'atteggiamento del governatore uscente Giovanni Toti sulla possibilità di un ritorno di fiamma dell'epidemia da Covid 19: "Abbiamo bisogno di un'organizzazione più veloce e qualsiasi messaggio tranquillizzante da parte di un politico come il governatore Giovanni Toti rischia di allentare l'attenzione della gente. Durante il picco dell'emergenza covid tutti abbiamo sbagliato, ma ora non perdono i politici che lanciano messaggi tranquillizzanti. Per non ritrovarci nella situazione che abbiamo già vissuto, dobbiamo camminare più veloci dell'epidemia, prevenire quello che potenzialmente può succedere, anticipare gli scenari. Questa è la chiave di fondo. Perché quando sei in mezzo all'onda è inutile che fai un corso di nuoto, devi averlo fatto prima".
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