Elezioni, Bordilli (Lega): "Attacchi personali a famiglia Piciocchi da candidate sinistra. Campionessa vittimismo che dice?"
di R.P.
Marta Pastanella (Vince Genova): "So per esperienza personale, sinistra ha doppia morale". Bianchi (FdI): "Se parla di misoginia, Orlando guardi tra i suoi"

Paola Bordilli, assessore comunale della Lega e ricandidata, chiede a Silvia Salis di prendere le distanze da una serie di affermazioni social di candidate di sinistra pubblicate il 13 maggio. “Doppia morale delle donne di sinistra. A parole sono femministe e schierate a difesa dei diritti, nei fatti usano a dir poco vergognose affermazioni contro il sindaco f.f. Pietro Piciocchi e la sua famiglia. Fra le tante pubblicate sui social network quelle della candidata dem Silvia Brocato, lo dico da donna, appaiono come minimo imbarazzanti. La compagna del Pd e di Silvia Salis, che peraltro è stata anche assessore municipale alle Pari opportunità nel Ponente cittadino, ha condiviso un ‘post’ con un articolo sulla grande famiglia di Piciocchi dove ‘Coniglio riproduttore’ è l’espressione più elegante, commentandolo a sua volta con la frase ‘Una lotta all'ultimo spermatozoo!’. Non è tutto. In un altro ‘post’, un simpatizzante di sinistra ha affermato che ‘Piciocchi ha proposto il bonus mamme perché sua figlia ora è mamma’. E la candidata del Pd lo ha commentato così: ‘Dici che è previsto anche per i bambini un po' colorati?’. A seguire, contro Piciocchi, un florilegio di commenti che, in maniera becera, investono anche la famiglia e la figlia neomamma". Così in una nota la Bordilli
"Ora basta alle tante frottole del Pd, che tenta di far credere agli elettori che sia il centrodestra a fare attacchi personali. Un loro consigliere regionale ci ha definiti ‘misogini’. Il segretario cittadino del Pd ha raccontato che la campagna elettorale di Piciocchi è fatta di aggressioni personali e mistificazioni. Soprattutto Silvia Salis, proprio l’altra sera, accompagnata dall’ex senatrice Monica Cirinnà che ha definito ‘Dio, patria e famiglia: una vita di merda’, ha detto in piazza che ci dobbiamo ‘vergognare’ e non siamo ‘degni’ di rappresentare la nostra Città. Perché deridere una famiglia numerosa? Perché fare commenti su una figlia e su un bambino? Chi si deve davvero vergognare? Noi non urliamo al sessismo, ma Silvia Salis, campionessa del vittimismo e delle brutte figure, in questi casi non ha nulla da dire? Se realmente vuole - conclude la Bordilli - una Genova più inclusiva, come racconta, forse sarebbe stato meglio escludere certi individui dalle proprie liste”.
Il commento di Alessandra Bianchi (FdI) - "Non tutte le donne sono madri di famiglia, ma tutte le donne dovrebbero avere una sensibilità e il rispetto per il valore della famiglia" dichiara Alessandra Bianchi, candidata con Fratelli d'Italia, in riferimento all'ironia sopra le righe utilizzata da alcune candidate della sinistra nei confronti della famiglia Piciocchi. "Forse, il consigliere regionale PD Orlando - conclude Bianchi - quando ha parlato di misoginia, si riferiva a una parte delle donne della sinistra, le stesse che hanno dimostrato di non tollerare punti di vista differenti dai propri. Salis, prenda le distanze. O sarà complice", conclude Bianchi.
Il commento di Marta Pastanella (Vince Genova) - “Io ve l'avevo detto. L’ho denunciato più volte: la sinistra si presenta come maestrina di correttezza, inclusione e difesa dei diritti, ma appena può cade nella doppia morale e nei peggiori attacchi personali. E ora lo fanno apertamente, sotto gli occhi di tutti. I commenti vergognosi rivolti al sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi, alla sua famiglia, perfino alla figlia e alla nipotina neonata sono un insulto non solo alla persona, ma alle istituzioni che Piciocchi in questo momento rappresenta. E non provengono da utenti anonimi dei social, ma da candidate ufficiali del Partito Democratico e della lista Salis: Silvia Brocato candidata dem e già assessore municipale alle Pari Opportunità e Sara Tassara che fa parte proprio della lista della candidata sindaco della sinistra . Ironia becera su una famiglia numerosa, insulti sul ruolo di padre e persino un riferimento razzista su una bambina appena nata: di questo loro, proprio loro paladine dei diritti, sono state capaci. E poi hanno il coraggio di dire che è il centrodestra a portare avanti una campagna elettorale fatta di insulti e aggressività. E questa? Che cos’e? Chiediamo subito che Silvia Salis si dissoci pubblicamente da questi commenti, nel rispetto dei cittadini genovesi e dica chiaramente se questo è il modello di politica e di civiltà che lei e la sua coalizione vogliono realmente portare avanti per Genova, ricordandole che il silenzio, a casa mia, significa complicità”. Così, Marta Pastanella, candidata al Consiglio comunale con la Lista Vince Genova, ha commentato gli insulti rivolti a Pietro Piciocchi da parte di due candidate della sinistra comparsi sui social.
La replica di Silvia Brocato - Sempre via social, Silvia Brocato replica: "Oggi succede questo: alcuni giorni fa, chi mi conosce sa che l’ironia è il mio pane, ho condiviso un post che a sua volta riportava un’intervista a Pietro Piciocchi. Il titolo era più o meno il seguente: “Otto figli e già nonno, la sinistra è incapace di governare”. Da lì, ho scritto, una gara all’ultimo spermatozoo, commentando nel post originale se, viste le alleanze di Piciocchi con Lega e Fratelli d’Italia, si apprezzano i bambini un po’ colorati. Oggi la Lega, in particolare l’ex assessora Bordilli, se ne escono con un comunicato stampa farneticante, zeppo di accuse senza senso e ricostruzioni fantasiose. La paura fa 90, a quanto pare. Vi lascio alla lettura delle farneticazioni".
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