Diga Perfigli, Di Capua: "Continueremo a lavorare uniti per bloccare questo progetto"
di Marco Garibaldi
1 min, 58 sec
Le parole del sindaco di Chiavari dopo l'incontro con le altre amministrazioni ed i consiglieri regionali
“La nostra contrarietà alla realizzazione della diga Perfigli è stata più volte dimostrata e confermata da atti ufficiali approvati dall’assemblea consiliare. L’amministrazione di Lavagna, comune in cui verrebbe realizzata l’opera idraulica, si è interfacciata direttamente con la Soprintendenza per apporre il vincolo sull’argine napoleonico, come da noi sempre suggerito e ribadito in più sedi - dichiara il sindaco Di Capua a margine dell’incontro avvenuto questa mattina a Palazzo Franzioni - E’ stata l’occasione per sollecitare i consiglieri regionali presenti a convocare in tempi opportuni la commissione relativa e a formulare un nuovo accordo di programma per la sicurezza complessiva di tutti i comuni. Continueremo a lavorare uniti per poter bloccare questo progetto, nell’interesse collettivo”.
Ma allo stesso tempo il sindaco coglie l’occasione per una riflessione di carattere più politico
“Inoltre, è davvero curiosa la posizione espressa dai consiglieri Sandro Garibaldi, Silvia Garibaldi e Daniela Colombo. Affermano che la responsabilità della costruzione della diga Perfigli sia dell’amministrazione Di Capua, quando nel 2013, seduti nei banchi della maggioranza, approvarono e firmarono il relativo accordo di programma con il sindaco Levaggi. È altrettanto curioso che Sandro Garibaldi sia anche consigliere di Regione Liguria, eletto con la Lega, come del resto la collega Silvia Garibaldi rappresenti Forza Italia e Daniela Colombo Fratelli D’Italia a Chiavari, tutti e tre partiti di maggioranza anche in Città Metropolitana, che nulla hanno fatto di concreto per impedire che gli enti sovraordinati portassero avanti la progettazione e realizzazione della diga Perfigli. Per quale motivo nel 2017, tutti e tre i consiglieri di minoranza non hanno approvato la delibera n. 38 con cui la mia maggioranza dichiarava e palesava la contrarietà alla costruzione di quest’opera impattante e invasiva? Le contraddizioni sono evidenti, la bagarre politica a cui puntano anche. Ma l’interesse collettivo? In questi quattro anni i loro partiti cosa hanno fatto per il futuro della Piana dell’Entella? Quali azioni concrete hanno portato avanti nelle sedi opportune, Regione e Città Metropolitana, per bloccare o sospendere l’iter in corso? Si avete ragione, si tratta di coerenza prima di tutto, ma la vostra e quella dei partiti che rappresentate anche in Consiglio Comunale a Chiavari”.
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