Diga Perfigli, anche Chiavari contro la realizzazione dell'opera sul fiume Entella

di Marco Garibaldi

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"Un’opera impattante, invasiva ed eccessiva frutto di scelte effettuate dalle precedenti amministrazioni che danneggerà la piana dell’Entella"

Diga Perfigli, anche Chiavari contro la realizzazione dell'opera sul fiume Entella
Sotto il sole di Ferragosto è stato allestito il cantiere sulla sponda lavagnese della diga Perfigli. Al presidio, insieme ai residenti e alle associazioni, era presente anche il vicesindaco di Chiavari Silvia Stanig per ribadire ancora una volta la contrarietà alla realizzazione dell’opera in questione.
 
“Abbiamo voluto manifestare insieme ai cittadini, al fianco del Comune di Lavagna, contro la realizzazione della Diga Perfigli, un’opera impattante, invasiva ed eccessiva frutto di scelte effettuate dalle precedenti amministrazioni che danneggerà la piana dell’Entella sulla sponda lavagnese. Abbiamo ribadito in più occasioni la nostra posizione. Già il 28 luglio 2017 avevamo approvato in Consiglio Comunale, con i voti della sola nostra maggioranza, un documento che manifestava la totale contrarietà alla diga. Quattro anni dopo, il 29 luglio 2021, abbiamo nuovamente formalizzato in Consiglio Comunale la contrarierà all’opera recedendo dall’accordo di programma (e questa volta anche con una parte dei voti della minoranza) con la conseguente richiesta, rivolta a Regione e a tutti gli enti preposti, di sospendere l’iter in corso. Purtroppo il presidente Toti e il sindaco metropolitano Bucci hanno evidenziato più volte e, da ultimo, con lettera di Regione Liguria del 6 agosto 2021, che il lotto a valle del ponte della Maddalena non rientra nell’accordo di programma e, quindi, è irrilevante il recesso dall’accordo stesso formalizzato da tutte le amministrazioni. Hanno, inoltre, chiarito definitivamente che procederanno con l’esecuzione di un progetto voluto, approvato e finanziato dai loro predecessori, in quanto i tecnici idraulici lo ritengono indispensabile per la sicurezza dei cittadini. Le richieste di ripensamento delle opere approvate non hanno trovato accoglimento. L’unica carta da giocare, per cui il sindaco Mangiante si sta confrontando direttamente con la Soprintendenza, resta il vincolo da apporre sull’argine napoleonico sito nella piana di Lavagna - spiegano il sindaco Marco Di Capua, il vicesindaco Silvia Stanig e il presidente del Consiglio Comunale, Antonio Segalerba - Le diverse strumentalizzazioni firmate da alcuni esponenti delle passate amministrazioni e dal Movimento Cinque Stelle restano sterili e fini a sé stesse. La nostra amministrazione è sempre stata contraria con gli atti votati in Consiglio tenuto conto che l’opera non è realizzata sul territorio del Comune di Chiavari e non riguarda il complessivo accordo di programma, da alcuni citato per mere convenienze politiche, non certo per fare chiarezza. Siamo e rimaniamo al fianco dell’amministrazione di Lavagna in questa battaglia.”