Diga Genova, scintille M5S-Bucci: "Altro che modello: un disastro", "Fanno confusione, leggano meglio i dati"
di steris
Stefano Giordano, Luca Pirondini e Tiziana Beghin contro il commissario alla grande opera
Sale la tensione politica attorno alla nuova diga foranea di Genova, uno dei progetti infrastrutturali simbolo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Da un lato, il Movimento 5 Stelle denuncia ritardi, extracosti e mancanza di trasparenza; dall'altro, il presidente della Regione e commissario straordinario per l’opera, Marco Bucci, respinge le accuse parlando di “confusione” e rassicurando sull’andamento dei lavori.
I rilievi - Ad aprire le ostilità è una nota firmata dal capogruppo regionale M5S Stefano Giordano, dal senatore Luca Pirondini e da Tiziana Beghin, ex capodelegazione M5S a Bruxelles. Il gruppo parla apertamente di “disastro annunciato” riferendosi alle recenti dichiarazioni del subcommissario Carlo De Simone, che in un'intervista ha anticipato la necessità di ulteriori tre anni e 140 milioni di euro in più per la realizzazione dell’opera. "Altro che modello Genova – scrivono i pentastellati – la fase A arranca, la fase B non ha ancora una gara, i fondi sono insufficienti e la Procura europea indaga su possibili turbative e malversazioni. Bucci non si è nemmeno presentato alle ultime Commissioni, confermando che trasparenza e responsabilità non sono mai state una priorità della destra."
Toni accesi - I toni sono accesi anche sul fronte istituzionale: "Le scelte ora sono due – afferma Giordano – rivolgersi a Chi l’ha visto? per cercare Bucci e la Diga, oppure presentare un’interrogazione. Noi opteremo per la seconda, per fare piena luce su un progetto sempre più opaco." Per Beghin, "la destra ha fallito: è tempo di archiviare il cosiddetto modello Genova, che ormai fa acqua da tutte le parti".
La risposta - La replica del sindaco e commissario Bucci arriva nel pomeriggio, a margine della conferenza stampa dopo-giunta: “Non c’è alcun ritardo. L’opposizione fa confusione tra fase A e fase B: quest’ultima deve ancora iniziare e siamo perfettamente nei tempi previsti”. Bucci ha precisato che per la fase B la gara è in arrivo “nelle prossime due o tre settimane”, una volta ultimati i documenti e ottenuto il finanziamento. Sui costi, il presidente puntualizza: “I 39 mesi citati sono tempi da progetto, non da contratto. I costi sono quelli da bando e saranno soggetti a ribassi. Non si parla affatto del 2029, ma della fine del 2027”. Infine, rispedisce al mittente le accuse di scarsa trasparenza: “Tutte le informazioni sono disponibili online. Chi dice il contrario, forse, dovrebbe imparare a consultare i siti ufficiali prima di parlare.”
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