Delitto del trapano: foto indagato mostrata ai vecchi testimoni

di R.C.

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Il 2 dicembre è previsto il prelievo del Dna. I risultati della comparazione arriveranno a gennaio e a quel punto la Procura potrà chiudere le indagini

Delitto del trapano: foto indagato mostrata ai vecchi testimoni

E' uno degli ultimi passaggi, insieme all'incidente probatorio per l'estrazione e la comparazione del Dna, prima che la procura possa chiudere le indagini su Fortunato Verduci. L'artigiano, 65 anni, è accusato di essere l'assassino di Luigia Borrelli, la prostituta uccisa in un basso di vico Indoratori a Genova, e trovata con un trapano conficcato nel collo a settembre 2005. Gli investigatori stanno cercando e riconvocando i vecchi testimoni che erano stati sentiti all'epoca a cui mostrare ora la foto di Verduci in modo da capire se qualcuno riesca a collocarlo nel luogo del delitto.

Ieri la Cassazione aveva respinto la richiesta della pm Patrizia Petruzziello di arrestare l'artigiano. Già il gip e il Riesame avevano respinto spiegando che seppure a fronte di indizi granitici e univoci erano passati ormai troppi anni visto che in 30 anni una persona "può cambiare".

Il 2 dicembre è previsto il prelievo del Dna. I risultati della comparazione ufficiale arriveranno a gennaio e a quel punto la Procura potrà chiudere le indagini. L'artigiano era stato individuato grazie alle tracce biologiche estratte da una macchia di sangue trovata sulla scena del crimine. Il profilo era risultato compatibile con quello di un lontano parente, che si trova recluso nel carcere di Brescia. E da lì, facendo combaciare vari elementi, gli inquirenti hanno trovato il codice genetico esatto di quello che per l'accusa è l'assassino. Secondo l'accusa Verduci, ludopatico e pieno di debiti, uccise Luigia per rapinarla dopo averla picchiata brutalmente.