Delitto Cella, l'investigatore Venturi: "Cecere era già stata sospettata tanti anni fa"

di Marco Garibaldi

Adriano Venturi vive a Chiavari: "La donna indagata per omicidio era già finita nel mirino all'inizio delle indagini, poi ne uscì. La tecnologia ora è fondamentale"

A Chiavari, e non solo, la svolta nelle indagini per il caso dell'omicidio di Nadia Cella sta facendo parlare. Una donna, Annalucia Cecere, è stata indagata per omicidio dopo più di 25 anni.

Adriano Venturi, carabiniere in pensione e ora investigatore privato, è sempre stato un consulente della famiglia Cella e ha quindi seguito da vicino la vicenda.

 

"Era stato nominato consulente da Bruno Cella e poi confermato dalla moglie negli anni - spiega ai microfoni di Telenord - ho quindi sempre seguito da vicino tutta la vicenda. I riflettori sono sempre stati accesi, il caso non è mai stato chiuso. Negli anni abbiamo fatto diversi interventi per richiedere che facessero degli approdondimenti su una cosa o un'altra. Ora grazie all'apporto di questa ragazza che è riuscita probabilmente a chiudere il cerchio. Era stata tra i sospettati, era già stata attenzionata. Per la Procura non era emerso apparentemente nulla che ora le nuove tecnologie possono invece aver aiutato a scoprire. Venticinque anni, ad esempio, era impossibile fare certe comparizioni sul Dna".

La mamma di Nadia Cella in questi giorni sta rivivendo l'incubo ma sicuramente in qualche modo è soddisfatta perchè sulla vicenda si può forse scrivere la parola fine. " La mamma in questi giorni è sotto choc, - conclude Adriano Venturi - ha vissuto una vita con questo dramma. Ha sempre combattuto per ottenere la verità".