Decreto sicurezza, Berrino (FdI): "Le donne che fanno figli per poter rubare non sono degne di farli". Bagarre al Senato

di Redazione

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Il senatore sanremese: “Se un bambino sta più sicuro in carcere che a casa con genitori che li concepiscono per andare a delinquere..."

Decreto sicurezza, Berrino (FdI): "Le donne che fanno figli per poter rubare non sono degne di farli". Bagarre al Senato

Scoppia la polemica a Palazzo Madama durante la discussione sul decreto Sicurezza, su cui il governo ha deciso di porre la fiducia. Al centro delle critiche, un intervento del senatore Gianni Berrino (esponente di Fratelli d’Italia, sanremese, ex assessore regionale ligure) che ha scatenato la reazione furiosa delle opposizioni con parole che non sono passate inosservate: “Le donne che fanno figli per poter rubare, non sono degne di farlo”, ha dichiarato. E ancora: “Se un bambino sta più sicuro in carcere che a casa con genitori che li concepiscono per andare a delinquere...”.

Le sue frasi hanno acceso gli animi in Aula. I senatori del Partito Democratico non hanno tardato a reagire. “Ecco il partito della donna premier”, è stato il commento ironico arrivato dai banchi dem. Su X (ex Twitter), il senatore Filippo Sensi ha scritto: “Ho urlato di tutto”. Insieme alla collega Simona Malpezzi, è stato tra i più rumorosi contestatori, tanto da ricevere un richiamo dal presidente di turno dell’Aula: “Lasciatelo parlare, non siamo allo stadio, vi butto fuori!”. Durissimo anche Francesco Boccia, presidente dei senatori del Pd, che ha affermato: “Per il partito della Meloni i bimbi stanno meglio in carcere”.

Nel suo intervento, Berrino ha anche detto: "I cittadini italiani sono stufi. Hanno un irrefrenabile bisogno di sicurezza e hanno bisogno di norme che facciano dell’Italia un Paese sicuro. Mi chiedo: cosa ha fatto la sinistra negli ultimi 10 anni quando era al governo? Cosa ha insegnato ai nostri ragazzi? Hanno fallito con i buoni propositi, sostenendo che non servono il carcere o le forze dell’ordine per reprimere la criminalità. È necessario educare i giovani, come indicano il decreto Caivano o la legge sul bullismo e cyberbullismo, ma bisogna anche intervenire per frenare l’insicurezza dilagante nelle nostre città, frutto in gran parte delle azioni disoneste di centinaia di migliaia di extracomunitari che vivono illegalmente nella nostra Nazione. Con questo provvedimento aggiorniamo il codice Rocco con nuove fattispecie. Chi pensava allora alle occupazioni abusive di immobili appartenenti ad anziani o disabili? Chi pensava agli anziani truffati? Chi pensava allo stop delle strade in nome del green deal? Chi pensava agli atti vandalici contro i nostri monumenti? Il dissenso si esprime con concetti, non picchiando le nostre forze dell’ordine. È per queste ragioni che vogliamo uno Stato in cui i cittadini vivono tranquilli e in cui chi sbaglia paga con la galera".

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