Anime selvatiche in viadelcampo29rosso: cantautorato non stop

di Giulia Cassini

Cristiano De André su "Piero Ciampi e Genova, un'affinità inevitabile"

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Anime selvatiche in viadelcampo29rosso, in un evento aperto a tutti e sincero, di scambio di idee e di musica. Raro concentrato di creatività e sensibilità, di ripartenza e speranza con un occhio rivolto al passato senza forzature sul tema o trasposizioni soggettivistiche. Piuttosto un insieme di parole e note legate tra loro da rispondenze interiori. Il claim? Incontrarsi.

C'è stato spazio per il piacere vero del cantautorato nell'affollatissimo incontro organizzato appositamente per aprire le manifestazioni legate ad un premio entrato ormai nell’immaginario collettivo di tutti i cantautori italiani, ovvero il Ciampi – Città di Livorno. Questo è quello che è successo nella serata del 16 gennaio in viadelcampo29rosso.

Un patrocinio, quello di quest’ultima, che vedrà il culmine il 19 gennaio nella serata finale delle premiazioni, dove a fare la parte dell’incoronato sarà Cristiano De André, che riceverà il Premio Speciale della Giuria per la carriera. Del resto, come il padre, che lo vinse nel 1997.

 Viadelcampo29r, è una istituzione ormai, sede del museo proprietà del comune di Genova dedicato al grande cantautore genovese, giunge quest’anno al suo 30esimo di attività, se parliamo della Cooperativa Solidarietà e lavoro, da ben 8 anni proprio in via del Campo.

L’incontro ha visto come protagonisti, oltre lo stesso Cristiano, il compositore e collaboratore artistico del Ciampi Gianfranco Reverberi, Flavia Ferretti, cantautrice vincitrice dell’ultima edizione, Max Manfredi, che duettò con Faber in “La fiera della Maddalena”, Claudio Ronconi, artista genovese, Armando Corsi, storico chitarrista collaboratore tra gli altri di Oxa, Fossati e Vanoni, Vera Torrero, avvocato con la passione per la musica, poi Claudio Roncone, Michele Manzotti e Niné Ingiulla.

A fare i saluti istituzionali, il giornalista genovese e presidente della Giuria del Premio Ciampi, Antonio Vivaldi e la padrona di casa, Laura Monferdini, responsabile dei contenuti di viadelcampo29rosso. Con l’occasione è stata anche inaugurata la mostra dedicata a Cristiano De André, dal titolo “Storia di un impiegato – Tour 2018/2019” del fotografo Adolfo Ranise. 

"Non ero sicuro di mettermi in pace col mio cognome  - ha detto Cristiano De André- oggi invece ce l'ho fatta, merito vostro. Grazie per questi riconoscimenti, grazie ad Adolfo Ranise che mi ha seguito nei concerti e al Premio Ciampi per questa sorpresa. Ciampi era un poeta dei sentimenti, un romantico selvatico, uno degli ultimi insieme a mio padre. Era sincero e diretto, una figura di cui avremmo bisogno. L'ultimo mio lavoro 'Storia di un Impiegato' mi ha dato tante soddisfazioni. Oltre alla vicinanza della gente, alle emozioni dei concerti è importante per un tassello fortunato e su cui meditare: è stato creato in un momento di risveglio della coscienza collettiva in espansione, ha un grande valore per me". Guarda al futuro De André, a quello che può capitare, alla possibile rivoluzione culturale e sociale. "Abbiamo la possibilità di cambiare; credo che dopo un periodo di oscurantismo sociale e culturale ci sia una rinascita. Siamo all'inzio ma ho buone speranze". 

Gianfranco Reverberi ha ricordato tanti successi come "Hai lasciato a casa il tuo sorriso", "Fino all'ultimo minuto" e, anche i presenti stretti l'uno all'altro con una coda fino in via del Campo sarebbero concordi nel cantare: "Fino all'ultimo minuto Ti ho tenuto accanto a me Fino all'ultimo minuto Non volevo dirti addio".