Datacenter nel decreto Energia: accelerazioni sì, ma il quadro normativo resta caotico
di R.S.
Un segnale importante per un settore in espansione che attrae miliardi di investimenti, ma che al tempo stesso solleva gravi questioni ambientali ed energetiche
Nel nuovo decreto Energia, atteso entro fine ottobre e annunciato dal ministro Gilberto Pichetto Fratin, arrivano le prime regole per semplificare l’autorizzazione dei datacenter. Un segnale importante per un settore in forte espansione che attrae miliardi di investimenti, ma che al tempo stesso solleva gravi questioni ambientali ed energetiche.
Tuttavia, il provvedimento si concentra esclusivamente sugli aspetti autorizzativi, ignorando temi cruciali come l’impatto ambientale, l’efficienza energetica e l’integrazione con le infrastrutture locali. Inoltre, rischia di creare un ingorgo normativo, scavalcando una più ampia proposta di legge in discussione alla Camera da oltre un anno, pensata per offrire un inquadramento organico alla regolazione del settore.
Il risultato? Maggiore velocità in alcuni iter, ma senza una visione sistemica, con il pericolo di sovrapposizioni e incertezze per investitori e pubbliche amministrazioni.
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