Amt, Piciocchi all'attacco: "Unica certezza l'aumento delle consulenze". Berruti: "Nuovo CdA lavora per bruciare tempi nell'interesse dell'azienda"
di m.g.
L'ex vicesindaco accusa l'amministrazione Salis: "Serve chiarezza sul futuro dell’azienda e sulle sue finanze”
Nuova bufera sulla gestione di AMT Genova, la principale azienda di trasporto pubblico locale. A sollevarla è Pietro Piciocchi, ex vice sindaco e attuale esponente dell’opposizione, che in un durissimo intervento denuncia una situazione di crescente disordine gestionale, opacità nei conti e proliferazione di consulenze esterne.
A preoccupare, secondo Piciocchi, è innanzitutto quanto riportato in questi giorni dalla stampa: il Collegio Sindacale della partecipata avrebbe formalmente richiamato i vertici aziendali al rispetto delle scadenze per l'approvazione del bilancio 2024 e per la presentazione del piano di risanamento. Ma non solo. Lo stesso Collegio ha espresso forti perplessità sulla crescente esternalizzazione di incarichi, ritenuti una delle cause dei ritardi negli adempimenti.
“Ad oggi – sottolinea Piciocchi – né cittadini né consiglieri comunali dispongono di dati certi su bilancio, disavanzi o liquidità. Ogni giorno emergono cifre diverse e contrastanti, che generano solo confusione e allarme”.
Secondo l’ex candidato del centrodestra, la mancanza di trasparenza starebbe minando la fiducia attorno alla società e alla sua futura sostenibilità. Nel mirino anche la scelta dell’amministrazione comunale di non garantire continuità al precedente Consiglio di Amministrazione di AMT, almeno fino all’approvazione del bilancio, come suggerito dal Collegio Sindacale, dai sindacati e inizialmente anche dal vicesindaco Alessandro Terrile.
Ma è soprattutto il tema delle consulenze ad accendere la polemica: un numero crescente di incarichi a soggetti esterni, spesso di dubbia utilità e trasparenza. L’ultimo caso segnalato riguarda l’affidamento di un incarico legale a uno studio di Albenga, deciso direttamente dal nuovo presidente dell’azienda.
“Nel frattempo – accusa Piciocchi – l’unica certezza resta la crescita del numero di consulenze, di cui non conosciamo né i costi né l’efficacia”.
Per questa ragione, arriva una richiesta formale di convocazione urgente di una commissione consiliare, con l’obiettivo di fare piena luce sulla situazione aziendale, ottenere risposte dall’amministrazione e riportare trasparenza nei confronti dei cittadini e dei lavoratori.
Nel suo intervento, l'ex assessore al bilancio ricorda anche i risultati raggiunti negli anni precedenti: sette esercizi in utile, un piano di investimenti avviato, liquidità garantita e nessuna agitazione sindacale.
“Vogliamo sapere perché oggi tutto questo non è più possibile. I lavoratori e i cittadini hanno diritto di conoscere quale sarà la politica tariffaria e quale futuro attende AMT, senza che ci si nasconda dietro accuse al passato”.
La replica di Federico Berruti, presidente Amt - "Prendo atto che l’Avv. Piciocchi mi attribuisce la responsabilità degli atti di amministrazione compiuti dopo la nomina del nuovo consiglio di amministrazione e che rivendica la responsabilità degli atti compiuti in precedenza fino quel momento. Sono completamente d’accordo con lui: rivendico la responsabilità degli atti di amministrazione compiuti dopo il 29 agosto 2025 e gli riconosco quella degli atti compiuti prima. Per quanto riguarda la rappresentazione contabile della situazione aziendale, non esistendo il bilancio 2024, essa sarà disponibile tra qualche giorno. Sarà cura del nuovo consiglio di amministrazione fornirla senza indugio ai soci e procedere con i conseguenti e inerenti adempimenti di legge. Dal momento dell’insediamento di 20 giorni orsono il consiglio di amministrazione, senza pregiudizi e con grande determinazione, lavora per bruciare i tempi, nel solo interesse dell'Azienda e dei lavoratori, e dei fornitori che da troppo tempo attendono il pagamento del dovuto".
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