Covid, l'allarme di Pfizer: "Due dosi di vaccino potrebbero non bastare"
di Marco Innocenti
Lo ha dichiarato Albert Bourla, ceo della casa farmaceutica statunitense alla Cnbc: "Potrebbe servire una terza dose"
"Potrebbe servire una terza dose di vaccino, più o meno fra 6 o 12 mesi". La dichiarazione ha fatto subito il giro del mondo, soprattutto perché a dirlo è stato Albert Bourla, ceo di Pfizer, la casa farmaceutica che ha messo a punto il primo vaccino anticovid. "Due dosi di vaccino potrebbero non bastare - ha dichiarato all'emittente americana Cnbc - E' probabile che serva una terza dose. Poi ci sarà un richiamo annuale. Ma tutto deve essere confermato. E le varianti avranno un ruolo fondamentale". Bourla ha poi spiegato che quella del richiamo annuale, al momento, sarebbe solo un'ipotesi. "Al momento - ha concluso - l'efficacia del nostro vaccino è stata dimostrata al 91% contro l'infezione e al 95% nel contrasto alla forma grave della malattia, anche 6 mesi dopo la somministrazione della seconda dose".
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