Covid, Bassetti a Telenord: "Quarta dose? Il medico curante decida caso per caso"

di Redazione

"Ha senso solo per gli ultra ottantenni e i più fragili. Il dato che conta è che non c'è eccesso di mortalità per Covid: abbiamo dati simili a quelli del 2017"

"Gli ultimi studi clinici dimostrano che una quarta vaccinazione così vicina alla terza non è utile, non per tutti. Il discorso è diverso per gli ultraottantenni e le persone alle prese con altre fragilità. O meglio, per le fragilità è senz'altro raccomandata, per gli altri ultraottantenni è ancora da vedere".

Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie infettive dell'ospedale San Martino, intervenuto alla Diretta Live di Telenord, ha fatto il punto della situazione. con un presupposto. "E' arrivato il momento di uscire dal concetto di vaccinazione di massa, e di ripensarla in maniera individualizzata, un po' come accade per altre patologie. Ognuno è diverso dagli altri, il medico è in grado di decidere in base al caso particolare".

Anche perché con i progressi della scienza  potrebbe essere utile aspettare gli sviluppi ormai in arrivo sul fronte del vaccino: "Intendiamoci, i soggetti fragili fanno adesso la quarta dose con lo stesso vaccino precedente. Se, come pare probabile, in autunno la quarta dose dovesse diventare necessaria su vasta scala, sarebbe auspiacbile effettivamente che ci fosse un vaccino nuovo":

Tanti i temi toccati dal professore. "Si leggono tanti dati, ma quello che conta in realtà è l'eventuale eccesso di mortualità rispetto agli anni precedenti. Ebbene, i dati del 2022 sono sostanzialmente simili a quelli del 2017, 2018 quando il virus non c'era. Si dovrebbe seriamente andare a vedere quanti di questi decessi di persone etichettati per Covid non siano in realtà determinati da cause molto diverse. Le nuove varianti sono molto più contagiose ma molto meno letali, grazie ai vaccini".