Bassetti a "Tiro incrociato": "Non farei la quarta dose con vaccino originario: ne serve uno che copra le varianti"

di Redazione

"Dobbiamo pressare le aziende farmaceutiche. L'emergenza sanitaria è finita da oggi deve iniziare la gestione ordinaria del virus"

A sottoporsi al "Tiro Incrociato" di Giampiero Timossi e Matteo Angeli, stavolta, è il professor Matteo Bassetti, responsabile della clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova. 

A poche ore dalla fine ufficiale dello stato d'emergenza, la domanda di tutti non può che essere se questo significhi anche la fine dell'emergenza sanitaria. “Se l'emergenza è quella che ricordiamo tutti nei primi mesi del 2020 - replica Bassetti - non siamo più in quella condizione. Ricordiamoci che eravamo con la fila delle ambulanze al San Martino e a cercare posti letto per le tante persone colpite da questa nuova patologia. E se è finita lo dobbiamo ai vaccini perché oggi abbiamo potuto depotenziare questo virus. Oggi deve iniziare la gestione ordinaria di un virus che grazie ai farmaci, alle conoscenza, ai vaccini e anche alla consapevolezza delle persone è tutta un'altra cosa. Questo non vuol dire però dimenticarsi che il virus c'è e ci dovremo convivere”.

Quello che non dobbiamo dimenticare, anche nei prossimi mesi, è che lo “zero covid” non esiste - ha però puntualizzato - Anzi, questa teoria portata avanti da qualcuno all'interno del nostro governo per un certo periodo è stata fallimentare. Ad avere zero contagi non ci arriveremo mai. Oggi ne abbiamo 100mila che si contagiano e la maggioranza di queste si curano a casa. Quindi dobbiamo pensare prima di tutto alla convivenza col virus. La seconda cosa è vaccinarsi ma non per l'emergenza ma per l'ordinario. L'abbiamo fatto per la fase emergenziale ma ora non basta. Si dovranno fare le terze dosi e, se sarà necessario, anche le quarte. La terza raccomandazione è di usare i presidi che abbiamo imparato a conoscere cioé mascherina, lavaggio delle mani e distanziamento, in maniera appropriata”.

Inutile nascondere che le sue posizioni, peraltro mai banali, lo hanno spesso esposto a critiche, se non addirittura a vere e proprie minacce quando la querelle fra pro vax e no vax ha preso i contorni della guerra ideologica, arrivando a minare la sicurezza sua e della sua famiglia. "A chi non ha fatto il vaccino o lo fa con riluttanza, io dico che bisogna essere realisti - afferma Bassetti - Se oggi noi possiamo tornare a fare la vita che facevamo prima, confrontandoci con un virus che oggi ha una letalità dello zero virgola contro un virus che prima aveva una letalità che era del 5% e più, è perché abbiamo i vaccini, con tutti i loro pro e contro, come ne hanno tutti i farmaci. C'è qualcuno che ha avuto effetti collaterali anche gravi con i vaccini ma gli effetti collaterali li abbiamo con qualunque tipo di farmaco, anche con quelli da banco. Chiaro che in un momento come questo non si poteva farne a meno. Io a queste persone dico che si devono vaccinare poi, a un certo punto, se continuano a non volersi vaccinare, dico peggio per loro".

"Voglio anche dire, però, che io oggi da medico non mi sento di dire che tutti debbano fare la quarta doseha precisato - anche perché io non mi vaccinerei per la quarta volta con un vaccino creato e studiato per il ceppo originario, quello di Wuhan per intenderci. Io aspetto e sono fiducioso che i nuovi vaccini che copriranno meglio anche le nuove varianti. Noi dovremmo essere tutti molto chiari con le aziende perché oggi questo vaccino non ci va più bene e dobbiamo dire alle aziende 'lavorate, lavorate, lavorate' per darci un vaccino che copra meglio anche le altre varianti. Sarà una dose di richiamo che magari faremo una volta l'anno".