Coronavirus La Spezia, Peracchini: "Oggi un calo dei positivi, basta strumentalizzazioni"

di Redazione

Il sindaco fa il punto sulla situazione: "Non esiste la zona rossa e bisogna smettere di parlarne, per la scuola siamo pronti"

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L'aumento dei contagi da coronavirus alla Spezia ha riacceso l'incubo della pandemia in Liguria. A fare il punto della situazione a Telenord è il sindaco Pierluigi Peracchini: "Abbiamo avuto un aumento negli ultimi dieci giorni e abbiamo preso i provvedimenti che gli esperti ci hanno indicato come i più opportuni. Oggi ci sarà un calo dei positivi rispetto ai giorni scorsi. Dobbiamo rispettare le regole e capire che il virus non fa alcun tipo di distinzione."

In mattinata sono apparsi dei cartelli ironici e di critica nei confronti dei provvedimenti intrapresi: "Penso che ci siano persone irresponsabili che strumentalizzano ogni cosa. Noi siamo persone serie e responsabili per il bene dei nostri coincittadini. Giocare con queste cose dimostra un'impreparazione culturale e politica. La strumentalizzazione è solo politica di chi è all'opposizione. Nessun sindaco vorrebbe prendere questi provvedimenti, non esiste la zona rossa e bisogna smettere di parlarne. Bisogna avere la capacità di prendersi le responsabilità, chi non è abituato a farlo risponde in questo modo."

I festeggiamenti per la promozione in Serie A dello Spezia: "Non c'è alcuna correlazione con questo fenomeno, quindi bisogna smetterla di trovare delle colpe. la protezione civile quella sera ha regalato migliai di amscherine ai presenti in città. Quando l'Italia ha vinto i Mondiali, ad esempio, piazza Europa era il luogo dove tutti si ritrovavano, noi questa volta abbiamo chiuso la zona. Se andiamo dietro alle voci non facciamo bene il nostro lavoro, è chiaro che evidentemente è stato fatto tutti il possibile."

L'apertura delle scuole: "Eravamo pronti lunedì, abbiamo fatto tutti i lavori. È chiaro che essendo i positivi concentrati nella città, abbiamo evitato che 30 mila persone si muovessero con il rischio di portare il virus in altre zone. La priorità è stata quella di limitare il contagio. Il tema riguardava praticamente solo la città, nei paesi in provincia abbiamo pochi casi"