Coronavirus Genova, Bassetti: "Abbiamo un paziente positivo da 200 giorni"

di Redazione

L'infettivologo: "È un signore che aveva fatto il primo tampone a marzo. Il Genoa? Qualche tampone negativo all'inizio della prossima settimana"

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Matteo Bassetti, il direttore della clinica di malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, è intervenuto a Telenord durante la trasmissione We Are Genoa. L'infettivologo ha parlato del caso Genoa provando a fare una previsione sul ritorno in campo dei giocatori positivi: "È molto difficile fare delle previsioni, ognuno reagisce in maniera dicversa. probabilmente alcuni avranno il tampone negativo all'inizio della settimana prossima e quindi è evidente che potranno tornare ad allenarsi avendo concluso il periodo di quarantena. È molto difficile prevederlo, come succede in tutti i nostri pazienti. Essendo quasi tutti asintomatici è probabile che le cariche virali non siano molto alte."

Quanto può durare la positività al covid? "Non è neanche influenzato dall'età, abbiamo dei giovani che sono positivi da tantissimo tempo. Abbiamo altri più anziani che negativizzano velocemente, è molto legato alla reazione del sistema immunitario. Purtorppo abbiamo casi di negatività dopo qualche giorno e abbiamo un signore che è positivo da 200 giorni, dal mese di marzo. La media è intorno ai 10-15 giorni dal primo tamponi."

Ha senso che il campionato continui? "Oggi secondo me Roberto Mancini ha detto una cosa giustissima, il calcio è parte integrante del nostro paese. Dire oggi 'fermo il calcio' è come fermare un'industria. In queste condizioni è molto difficile, la cosa più ragionevole sarebbe stata quella di rivedere il protocollo. Spero che questa settimana qualcosa si decida di cambiare, fermarlo non credo sia facile. Negli altri paesi europei hanno anche una situazione peggiore, in qualche modo le cose stanno continuando ad andare avanti. La gente deve capire che con questo virus deve imparare a conviverci. Noi gestiamo abitualmente pazienti con la tubercolosi che è cinque volte più contagiosa. Oggi questa infezione è più gestibile."

Infine un parere sul ruolo delle Asl nel calcio: "La Asl ha potere sulle quarantene e sui protocolli di ogni singola regione. I giocatori del Napoli non hanno rispettato i protocolli perchè dopo le positività i giocatori sono andati a casa invece che isolarsi. La Asl non può bloccare una partita ma può decidere che i giocatori non si muovano dal proprio domicilio. È ciò che è successo al Napoli. La Asl di Genova ha rispettato un protocollo condiviso dalla Lega e dal Cts, qui c'è un conflitto di competenze. Nel caso genovese secondo me la Asl ha rispettato il protocollo della Lega, pur avendo la facoltà di impedire il viaggio ha voluto rispettare il protocollo. Secondo me la Asl di Genova ha fatto ciò che hanno fatto tutte le altre Asl."