Incontri d'estate, Bassetti: "Sanità pubblica in crisi? Perché non esiste meritrocrazia"

di Gilberto Volpara

Apprezzamento per il lavoro dell'assessore Angelo Gratarola

"Se l'indice di mortalità per polmonite, nel nostro reparto ospedaliero, è tra i più bassi d'Italia non si capisce perchè io debba guadagnare la stessa cifra dei miei colleghi".

 

Lo dice con il consueto stile, diretto e senza fronzoli, Matteo Bassetti, direttore del Dipartimento Metropolitano di Genova Malattie Infettive e Professore Ordinario Unige. Affermazioni all'interno di Incontri d'Estate, la rassegna di Telenord in scena a Palazzo Pallavicino.

 

Il professore (nella foto con l'editore di Telenord Massimiliano Monti e l'imprenditore sanitario Marco Fertonani) parte dal suo libro "Pinocchi in camice, sulla sanità non si scherza" per un ragionamento ampio sullo stato di salute della sanità ligure e italiana: "Se la politica non è capace di ridurre le liste d'attesa è evidente che stia sbagliando, esattamente, come va nella direzione errata continuando a garantire l'accesso alla professione medica secondo i criteri vigenti del numero chiuso e affini". Bassetti, poi, loda l'operato dell'assessore Gratarola: "Spero che possa continuare a essere lui il titolare di quella poltrona, generalmente meglio un addetto ai lavori anche se quando non hai un partito alle spalle è più difficile prendere decisioni difficili. Io in politica? Sono più utile nel posto in cui mi trovo". 

 

Poi, la questione del rapporto tra pubblico e privato: "Un'integrazione sempre maggiore, l'unica uscita. Una soluzione che, però, non deve essere vista come cattiva soluzione". Nei prossimi mesi, infine, l'annuncio dell'arrivo in libreria di un nuovo libro: "Sarà quello della riconciliazione, non conta solo la medicina perchè c'è un aspetto empatico della professione che, troppo spesso, resta in secondo piano e, invece, risulta altrettanto fondamentale". 

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