Coronavirus, è garantita l'assistenza ai pazienti oncologici
di Redazione
Predisposte le linee di indirizzo per la gestione della presa in carico dei degenti durante l'emergenza
La prevalenza dei pazienti oncologici in Liguria è di circa 80.000 (il 5% della popolazione) includendo sia i pazienti potenzialmente guariti e in follow-up sia i pazienti in trattamento attivo: l’emergenza covid-19, in relazione all’assistenza dei pazienti oncologici, riguarda una parte rilevante della popolazione, per questo motivo, l’attenzione rivolta alle misure di contenimento del contagio per questi pazienti è molto alta.
La maggiore fragilità dei pazienti oncologici in trattamento, in caso di infezione da covid-19, deve essere altamente considerata: questo vale specialmente per i pazienti che ricevono i trattamenti nei day-hospital oncologici ed ematologici e per i pazienti che assumono terapie orali al domicilio e che hanno bisogno di ricevere visite di controllo specialistiche in ospedale.
I pazienti in trattamento sono migliaia e solamente nei day-hospital trovano le competenze professionali necessarie, come medici e infermieri specificamente formati: «La maggiore suscettibilità all’infezione dei pazienti oncologici è ancora da dimostrare ma è possibile che, per ragioni di età, malattia e condizioni generali, possano soffrire più facilmente di complicanze derivanti dall’infezione, con conseguente necessità di un ricovero in una terapia intensiva – sottolinea Paolo Pronzato, direttore del Diar onco-ematologico-.
Il Ministero della Salute, con la circolare del 10 marzo 2020, avente per oggetto “Raccomandazioni per la gestione dei pazienti oncologici e oncoematologici in corso di emergenza da covid-19”, ha fornito un chiaro punto di riferimento: data la rilevanza dei trattamenti per la sopravvivenza di questi pazienti, l’attività oncologica deve proseguire per non interrompere i trattamenti. In tutta evidenza – continua Pronzato- non possono mancare le risorse, in termini di personale sanitario e sostegno economico, accompagnate da protocolli e percorsi puntuali da seguire».
Alisa, in collaborazione con il Diar onco-ematologico, ha predisposto delle linee di indirizzo per la gestione della presa in carico del paziente oncologico in corso di emergenza Covid-19: «Il nostro obiettivo è quello di riprogrammare visite e accertamenti differibili senza rischi per i pazienti e di assicurare la prosecuzione dei trattamenti in luoghi di cura sicuri» conclude Pronzato.
«Uno speciale ringraziamento va a tutti i medici, infermieri e operatori sanitari delle unità di oncologia ed ematologia, ai quali va riconosciuta la stessa dedizione di tutti coloro che lavorano ogni giorno in prima linea per fronteggiare l’emergenza – sottolinea Sonia Viale, vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria-. Il sistema ha già dimostrato di saper reagire anche in circostanze emergenziali garantendo anche ai pazienti oncologici le prestazioni necessarie, adottando tempestivamente le opportune misure riorganizzative».
Alcuni provvedimenti specifici di interessi per l'oncologia:
Visite ambulatoriali
- Prosecuzione di visite urgenti e di prime visite oncologiche
- Prosecuzione di visite di controllo per pazienti in trattamento attivo per malattia avanzata (anche in caso di terapia domiciliare)
- Rinvio e ricalendarizzazione di visite di follow-up relative a pazienti per i quali ciò sia clinicamente fattibile (pazienti guariti che tornano per controlli e prevenzione); eventuali colloqui telefonici del medico di riferimento possono tranquillizzare caso per caso
- Terapie in day-hospital
Di regola sono garantiti l’avvio dei nuovi trattamenti e la continuità terapeutica.
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