Coronavirus, Boccia: "La mobilità deve ripartire senza distinzioni". Lo scetticismo dei liguri
di Alessandro Bacci
Sui social si moltiplicano i commenti di paura nei confronti di Lombardia e Piemonte
"Nei prossimi giorni con l'ultimo click che riporterà il Paese a muoversi ci dovrà essere anche quello del buonsenso. Se tutte le regioni ripartono ripartono senza distinzioni sul profilo dei cittadini di ogni regione, la distinzione tra cittadini di una città rispetto all'altra non è prevista, se siamo sani ci muoviamo. Diverso è prevedere una fase di quarantena, ma non siamo in quella condizione. E anche in quel caso ci vuole un accordo tra le parti". Così il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia. "Passaporto sanitario? Rileggete l'articolo 120 della Costituzione: una Regione non può adottare provvedimenti che ostacolino la libera circolazione delle persone. E poi se gli scienziati dicono che non ci sono passaporti sanitari, non ci sono".
Le parole del ministro Boccia effettuano una previsione su cosa potrebbe accadere dal 3 giugno. Le regioni potrebbero aprire i propri confini, con la possibilità per chiunque di riprendere i normali spostamenti. In queste ore, però, sui social continua ad aumentare lo scetticismo dei liguri. Il sindaco di Milano, ieri, ha ringraziato apertamente la Liguria per l'accoglienza definita "a braccia aperte". Parole che non sembrano, però, essere state recepite positivamente dai cittadini della Liguria, che hanno sfogato la propria rabbia proprio sui social network. E così il goliardico #ciaomilano che era diventato un tormentone in Liguria, si è trasformato in una paura vera e propria per nuovi possibili contagi da coronavirus. Nella giornata di ieri, metà delle morti in Italia per Covid si è registrato in Lombardia, la regione più flagellata da questa pandemia.
Boccia, in audizione alla Commissione parlamentare sul Federalismo fiscale, ha sottolineato che comunque in ogni decisione peseranno le indicazioni degli esperti.
Il turismo è una risorsa troppo importante per la Liguria e per la sua ripartenza. Il coronavirus ha messo in ginocchio il settore, in attesa di capire cosa potrà accadere la prossima estate. Il mondo della politica invita alla calma, evitando di spargere odio sui social.
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