Coronavirus, Bernard Rouch: "Ecco come ricominciare a vivere dopo l'emergenza"
di Redazione
I segreti e i consigli del fisico e formatore a Telenord per ripartire e adattarsi alla nuova vita
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“Vedo tante persone che rimangono bloccate dentro la testa dopo l'emergenza. Adesso abbiamo riaperto i confini, ma siamo davvero liberi nella nostra testa? Abbiamo nuove sfide, la vita è cambiata e quindi come adattarsi? Dobbiamo cambiare rispetto al passato. Ci vuole l'apertura della mente, della coscienza". Esordisce così Bernard Rouch fisico, formatore e ricercatore spirituale a Telenord, rispondendo alle domande sulla ripartenza dopo l'ermergenza coronavirus. I problemi sia di natura fisica che psicologica sono raddoppiati.
“È chiaro che avere tutti i giorni il numero dei morti e il bombardamento mediatico, ci ha inflitto un meccanismo atavico che si è verificato anche durante l'influenza spagnola nel 1918. Quando ci sentiamo aggrediti, automaticamente ci viene da chiuderci. Anche oggi che possiamo uscire di casa, vedo tante persone che non ci riescono. Solitamente ci vogliono 40 giorni per riprogrammare il cervello, siamo stati in casa tre mesi. Questo causa anche dolori fisici, perchè siamo rimasti contratti. L'ansia è arrivata a livelli molto alti, una situazione non facile. Credo che la cosa importante sia non fare la guerra contro nessuno, il nostro corpo non è fatto per stare costantemente in guerra. La salute viene dal rilassamento. Questo momento di confinamento è importante anche per capire che cosa potremmo fare nella nostra vita.”
“C'è uno stato di confusione anche perchè con i social arrivano tante di quelle notizie che spesso la gente mi dice che non sa più cosa pensare. Questo crea una confusione interiore. Tante persone avevano solo il lavoro come obiettivo nella vita, confinati in casa ci siamo ritrovati costretti a riformulare la nostra vita. Non è pensando e ripensando che troviamo una risposta, la cosa più importante è definire che cosa è importante per me. Se non facciamo questo saremo in balia delle notizie, belle o meno belle. Ogni mattina leggo i giornali esteri e spesso sono stupito di vedere la differenza sullo stesso argomento. Dobbiamo trovare il tempo di respirare, di trovare un equilibrio.”
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