Coronavirus, Bassetti: "Da Genova abbiamo suggerito la quarantena, non ci hanno ascoltato"
di Michele Varì
L'infettivologo: "Al nord si trovano i casi perché si lavora meglio"
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"Il coronavirus è una malattia infettiva come le altre, non è la peste né ebola io continuo a dirlo, è una malattia infettiva con la quale si può lavorare, che probabilmente, gestita dai nostri sistemi, sarà una malattia infettiva come tante altre, per cui non bisogna fare allarmismo. Bisogna dire alla gente che non è la peste, non è ebola, è una malattia infettiva che in qualche affronteremo e che cureremo al meglio", così parla Matteo Bassetti, l'infettivologo emergente, direttore della clinica di Malattie infettive del policlinico San Martino.
Che poi si toglie il camice bianco e attacca il governo senza neppure bisogno del pretesto di una domanda, "è evidente che la strategia di limitarsi a controllare la febbre e stoppare i voli non è servita, ed inoltre quando da Genova gli abbiamo consigliato di avviare le quarantene il Ministero non ci ha ascoltato". Però Matteo Bassetti, l'infettivologo emergente, direttore della clinica di Malattie infettive del policlinico San Martino, alla domanda su cosa è servito bloccare le scuole e l'intera Liguria per una settimana invece fa un passo indietro: "Queste decisioni spettano ai politici, io sono un medico". Stessa risposta sull'utilità delle partite di calcio a porte chiuse: "Queste decisioni saranno prese su altri tavoli".
Non sono banali le risposte di Bassetti che fra l'altro svela che la paziente numero 1 della Liguria, quella di Alassio ricoverata al San Martino, sta guarendo senza farmaci e che ieri quando gli ha riferito che malattia ha, l'ha presa bene. Dice poi, Bassetti, che il Coronavirus non è nè la peste nè ebola, e che più la cerchiamo più la troviamo. Più casi al nord Italia? perchè qui c'è la migliore sanità, e non si fida dei pochi casi di Germania e Francia, "che hanno avuto sempre tanti voli giornalieri con la Cina".
Più lo cerchiamo, più lo troviamo, ma dovremo conviverci - "Io credo che i dati che vengono fuori meglio delle regioni italiane mi stiano sempre più dando ragione, il coronavirus più lo cerchi e più lo trovi, per cui è evidente che credo che continuare a cercarlo faccia bene, però, poi arriveremo un punto in cui dovremmo anche conviverci. Il che vuol dire che l'anno prossimo, è verosimile, che quando ci sarà la stagione influenzale, quando sarà finito questo picco edipemico, quando andremo a cercare dei microrganismi sulle vie respiratorie cercheremo probabilmente anche il coronavirus".
La paziente di Alassio sta guarendo senza bisogno dei farmaci - "La paziente di Alassio al momento la stiamo curando senza farmaci. Ha avuto febbricola di 37 e mezzo, 38 gradi, quindi sintomi molto simili all'influenza con sintomi blandi a livello respiratorio, per cui una lieve tossetta e niente di più".
Ecco quali farmaci servono per eventuali casi gravi - "Ci siamo attrezzati, al San Martino, per avere tutti i farmaci con attività, diciamo nei confronti le coronavirus, che sono farmaci che in questo momento non sono approvati per il coronavirus. Ma che noi utilizziamo, per esempio, per l'Hiv, uno che si chiama Lopinavir ritonavir, l'altro si usa per la malaria, ed è la clorochina, e ci stiamo attrezzando per avere abbiamo ordinato stasera un farmaco registrato e in sperimentazione per il virus ebola. Quindi avremo a brevissimo, spero già domani, anche questo nuovo farmaco che poi quello che è stato utilizzato anche all'ospedale Spallanzani, al momento però la paziente non è in condizioni critiche e non necessita, a nostro parere, almeno stando alle condizioni, di nessun trattamento".
Ho comunicato stasera alla paziente che ha il Coronavirus: l'ha presa bene - "Sono andato stasera a comunicare alla paziente, poverina, tra l'altro una donna di 6 nipoti, che tipo di patologia ha. Devo dire che l'ha presa bene, l'ho tranquillizzata, le ho spiegato che comunque alla fine guarirà e che quindi non avrà dei problemi. L'unica cosa, si dovrà armare di tanta pazienza perché dovrà rimanere ricoverata fino a che evidentemente il virus non sarà più trasmesso agli altri".
Il picco? In 4/5 settimane il fenomeno dovrebbe essere contenuto - "In Cina i dati ci dicono che finalmente stiamo sempre di più decrementando come numero dei casi e il numero dei guariti ha superato il numero di nuovi casi, per cui direi che i cinesi possono dire di avere sicuramente contenuto l'epidemia. Adesso andremo sempre di più diminuendo con il numero dei casi e credo che, in qualche modo, nel giro delle prossime 4-5 settimane si spera che in Cina il fenomeno dovrebbe essere in qualche modo contenuto"
In Italia più casi perché li cerchiamo di più. Non mi fido di Germani e Francia - "In Italia ne abbiamo trovati tanti perché ne abbiamo cercati di più degli altri. Io credo che più ne cerchi più ne trovi. E quindi io agli altri Paesi europei, che adesso ci mettono in quarantena e dicono che chi viene dall'Italia deve fare i controlli, io dico "che vadano a cercarli anche loro" anziché mettere in quarantena l'Italia, perché se li vanno a cercare ce li hanno anche loro. Sono sicuro, almeno per quanto riguarda la Germania, perché non posso pensare che paesi che avevano fino a 25 giorni fa avevano 20-25 voli al giorno, perché la Francia aveva 25 voli al giorno per la Cina, e altrettanto la Germania con la Lufthansa, non abbiano riportato 11 casi 16. Non ci credo".
Più casi al nord Italia perché qui c'è la sanità migliore - "La differenza fra il nord e il sud dell'Italia e anche legata al fatto della diagnostica, perché noi qua abbiamo il professor Riccardi che fa le cose fatte per bene e siamo stati il primo centro italiano ad avere a disposizione il test. E quindi abbiamo iniziato a cercarli da subito, io non lo so come siamo organizzati gli ospedali. Più la sanità funziona bene e più si trovano i positivi. Guardi quale è oggi la sanità che funziona meglio? Quella Lombarda. Non è la rivincita di chi è peggio, è la rivincita di chi fa meno"
I tamponi? Solo a chi dei sintomi - "Si può vedere in due modi quello che stiamo facendo: in maniera critica ed è quello che in qualche modo qualcuno sta già facendo, oggi c'è la Oms a Roma con Riccardi a parlarne. Si dice "avete fatto troppi tamponi" perché probabilmente è inutile andare a tamponare gli asintomatici e quindi noi abbiamo trovato, oggi in Lombardia abbiamo 120 persone che non hanno mai avuto un sintomo eppure sono per l'Oms casi e quindi è evidente che questo è un punto che andrà chiarito, noi per esempio in Liguria, come idea, ci siamo dati di non fare tamponi agli asintomatici, quindi facciamo i tamponi e la diagnostica solo a chi presenta sintomi. Quindi a chi ha una infezione manifesta".
L'incubo nelle zone rosse finirà solo fra due settimane - Nelle zone rosse dei focolai i cittadini non contagiati per ritornare ad avere la libertà di muoversi devo attendere almeno un paio di settimane, due settimane secondo sono uno spartiacque tra chi è dentro e chi è fuori. Bisogna vedere come evolve i nuovi casi, se ce ne sono, saranno evidentemente allontanati dal focolaio e a quel punto credo che si potrà prendere una decisione credo,
A cosa è servito chiudere tutto? Non sono un politico - "A cosa è servito chiudere le scuole e altre attività per una settimana? "Queste decisioni che non spettano a me, quindi mi faccia fare il medico, faccio l'epidemiologo, le decisioni politiche le prendono altri"
Le partite di calcio a porte chiuse? "Non sono un politico" - "Le partite di calcio a porte chiuse? Anche queste decisioni la prendono altri. Comunque il Genoa domenica ha giocato, quindi vediamo cosa succede domenica, lo faranno giocare a porte chiuse. Io sono sempre per eseguire quello che i nostri amministratori dicono, non mi faccia dire cose che non posso e non voglio dire, io faccio il medico,
quindi credo che la partita a porte chiuse possa essere una soluzione. Però in genere l'aria aperta diffonde di meno. È più facile la sua diffusione in ambienti chiusi, quindi diciamo che l'ambiente aperto potrebbe in qualche favorirlo meno, comunque queste decisioni saranno prese su altri tavoli che in qualche modo non mi interessano",
Ma posso dire che il governo ha sbagliato, è evidente - "Quello che ne dobbiamo dire che probabilmente il sistema, almeno iniziale, quello messo in piedi dal governo non ha funzionato, su questo mi pare che i dati siano abbastanza evidenti. Mi pare evidente che non ha funzionato sistema che il governo ha messo in piedi, mi pare lapalissiano, abbiamo stoppato i voli e misurato la temperatura, due misure che non sono servite a niente",
Da Genova abbiamo suggerito la quarantena, ma non ci hanno ascoltato - "A Genova dal primo giorno in cui abbiamo messo in piedi la task force. lo abbiamo detto forte al Ministero che andava fatta la quarantenne eppure non ci hanno ascoltato".
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