Conte: "Crisi di governo? Spero di no, lavoro a un patto di legislatura"

di Redazione

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Il premier: "Le persone ci chiedono di continuare, ci vuole una maggioranza solida per portare avanti l'azione del governo"

Conte: "Crisi di governo? Spero di no, lavoro a un patto di legislatura"

"Una crisi? Spero di no". Lo afferma Giuseppe Conte rispondendo ad una domanda dei giornalisti al suo rientro a Palazzo Chigi dopo essere stato al Quirinale da Mattarella. "Oggi ho chiesto un colloquio con lui per aggiornarlo del fatto positivo dell'approvazione del Recovery. La bozza ci consente di andare avanti in questo progetto", aggiunge. E a proposito della possibilità di una crisi per un eventuale strappo di Renzi, il premier osserva: "Ho sempre detto che governo può andare avanti solo con il sostegno di tutte le forze di maggioranza". 

"Credo che una crisi non sarebbe compresa dal Paese in un momento in cui ci sono tante sfide", sottolinea Conte. Le dimissioni delle ministre di Iv? "Spero non si arrivi a questo, sto lavorando ad un patto di legislatura e serve uno spirito costruttivo. Confido che ci si possa trovare intorno a un tavolo. Se c'è disponibilità di confrontarsi in modo leale sono convinto si possa trovare il senso di una maggiore e nuova coesione".

"Le persone ci chiedono di continuare", assicura il premier. "Io fino all'ultima ora lavorerò per rafforzare la coalizione. L'interesse dei cittadini viene prima di tutto". "Spero che non si arrivi a questo", risponde a chi gli chiede se si dimetterebbe senza il sostegno di Iv. "Io ho sempre detto che ci vuole una maggioranza solida per portare avanti l'azione del governo", ricorda rispondendo a una domanda sui cosiddetti "Responsabili" pronti ad intervenire in soccorso della maggioranza nel caso in cui Italia Viva esca dal governo.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte era salito al Quirinale per riferire sulle decisioni del Consiglio dei ministri di ieri e sullo stato dei rapporti della coalizione. Il presidente Mattarella ha sottolineato la necessità di uscire velocemente da questa condizione di incertezza, a fronte dell'allarmante situazione causata dalla pandemia.