Conftrasporto: “Serve pragmatismo per la logistica e la competitività italiana, ma occhio alle scelte ideologiche”

di Carlotta Nicoletti

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Al nono Forum di Conftrasporto, gli operatori chiedono equilibrio tra transizione ecologica e impatti economici per la competitività del settore

Conftrasporto: “Serve pragmatismo per la logistica e la competitività italiana, ma occhio alle scelte ideologiche”


Il nono Forum di Conftrasporto a Roma ha lanciato un messaggio chiaro: occorrono scelte pragmatiche che favoriscano la logistica e la competitività. Con due ministri presenti e numerosi esperti del settore, si è discusso di strategie per affrontare un panorama globale difficile e le sfide imposte dalle politiche europee sulla transizione energetica, come riporta Ferpress. 

Logistica – Lo studio presentato da Conftrasporto evidenzia che il 95% degli operatori considera strategico lo sviluppo della logistica, settore che contribuisce sempre più al PIL, passando dal 7,2% del 2019 all’8,9% del 2024. Secondo Pasquale Russo, presidente di Conftrasporto, “un approccio pragmatico è essenziale per sostenere il settore in questo momento storico”.

Scenari globali – Le crisi internazionali, dalla guerra in Ucraina alle tensioni in Medio Oriente, insieme alla siccità che affligge il Canale di Panama, rappresentano sfide imponenti per la logistica globale. Tali eventi aggravano un settore già provato dai cambiamenti climatici e da un contesto economico volatile, aumentando la vulnerabilità del commercio internazionale.

Critiche – Durante l’evento, alcuni rappresentanti del settore, tra cui Fabrizio Palenzona e Giampiero Massolo, hanno criticato l’orientamento della politica europea, accusata di focalizzarsi troppo sugli obiettivi ambientali senza adeguate considerazioni sugli impatti economici e sociali. L’industria dell’auto è stata citata come esempio emblematico di un approccio squilibrato, con effetti potenzialmente devastanti.

Valichi – Un tema particolarmente sentito è stato quello delle difficoltà nei valichi di confine, che penalizzano l’Italia, Paese esportatore tra i primi al mondo. Le chiusure e limitazioni nel traffico causano danni economici notevoli, colpendo la competitività italiana e imponendo costi significativi agli operatori.

Dibattiti – Le tavole rotonde hanno ospitato contributi di personalità come il segretario generale dell’IRU Umberto De Pretto e Ugo Salerno di RINA, che hanno sottolineato la necessità di un approccio equilibrato nelle politiche europee per i trasporti e la logistica.