Confetra in audizione alla Camera, critiche al Ddl Infrastrutture su autotrasporto e canoni demaniali
di Simone Galdi
La Confederazione chiede un confronto con l’intera filiera logistica e solleva riserve sulle modifiche proposte nel decreto

Durante l’audizione alla Camera sul disegno di legge di conversione del decreto Infrastrutture, Confetra ha espresso preoccupazioni su alcune misure previste per l’autotrasporto, giudicate penalizzanti per le imprese. Ha chiesto maggiore dialogo con l’intero settore logistico e sollevato dubbi sull’aggiornamento dei canoni demaniali, ritenendo alcune scelte normative inadeguate e potenzialmente onerose.
Norme autotrasporto – Confetra ha sottolineato come l’introduzione di nuove disposizioni in materia di autotrasporto possa risultare controproducente. “Introdurre nuove disposizioni non sempre aiuta a favorire la trasparenza ma anzi può rischiare di aumentare il contenzioso e di penalizzare la competitività delle nostre imprese”, ha dichiarato l’organizzazione durante l’audizione presso le Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera. In particolare, è stata giudicata superflua la previsione del coinvolgimento dell’Autorità Antitrust in alcune procedure.
Tempi pagamento – Il rispetto dei termini nei pagamenti e l’introduzione di una fee per le soste dei mezzi sono misure considerate in sé condivisibili, ma che sollevano perplessità in merito all’effettiva applicabilità e al metodo con cui vengono proposte. Secondo Confetra, sarebbe necessario “coinvolgere preventivamente l’intera filiera della logistica” per individuare soluzioni realmente efficaci e non imposte in modo unilaterale.
Canoni demaniali – La Confederazione ha criticato la proposta di modifica degli indici utilizzati per l’aggiornamento dei canoni demaniali, in particolare la sostituzione dell’indice dei prezzi all’ingrosso con l’indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali. Quest’ultimo, secondo Confetra, è soggetto a variazioni improvvise che potrebbero causare aumenti sproporzionati. In alternativa, è stato suggerito di adottare l’indice ISTAT FOI, ritenuto più stabile e adatto a garantire un equilibrio nei meccanismi di aggiornamento annuale.
Porti e aeroporti – Tra i temi segnalati come urgenti, la Confederazione ha evidenziato la necessità di sbloccare due questioni strategiche per il sistema Paese. La prima riguarda la nomina dei Presidenti delle Autorità portuali, ritenuta prioritaria insieme alla riforma del settore portuale. La seconda concerne l’approvazione del nuovo Piano Nazionale Aeroporti (PNA), il cui iter è in corso da oltre due anni. “Uno strumento necessario sia per orientare maggiormente gestori aeroportuali e attori della filiera del cargo aereo sia per potenziare la competitività del sistema economico nazionale”, ha affermato Confetra.
Dialogo filiera – In più passaggi dell’audizione, Confetra ha insistito sulla necessità di un confronto strutturato e continuo con tutti gli attori della filiera logistica. Un metodo che, a suo avviso, garantirebbe una maggiore efficacia delle misure adottate e una minore conflittualità tra imprese e istituzioni. La Confederazione ha concluso il proprio intervento auspicando un approccio normativo più equilibrato, coerente con le esigenze operative del settore.
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