Commissariamento Asl e San Martino, Pd: “Atto disperato”

di Antonella Ginocchio

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Per il gruppo regionale “Toti le ha sbagliate tutte e vuole dare ad altri la colpa"

Commissariamento Asl e San Martino, Pd: “Atto disperato”

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti con un’ordinanza ha di fatto deciso di commissariare con Alisa tutte la Asl e l’intero sistema sanitario regionale, per l’emergenza. “L’ordinanza, presentata senza coinvolgere il Consiglio regionale, definisce l’istituzione di una nuova struttura interna con funzioni di coordinamento, applicazioni e monitoraggio delle disposizioni impartite e da impartire, a cui dovranno rispondere tutte le Aziende Sanitarie Locali e gli enti del servizio sanitario regionale. Le determinazioni di Alisa saranno vincolanti. - scriv il gruppo Pd in Consilgio reginale - Una decisione che appare forzata e intempestiva, quanto più ci allontaniamo dall’inizio della fase di emergenza sanitaria, quando ancora occorreva disporre un’organizzazione con una rapidità che avrebbe potuto giustificare una controllo così diretto e senza vincoli”.

Per il Partito democratico il messaggio è molto chiaro: “Il messaggio è molto chiaro: nessuno disturbi il manovratore. Facciamo notare che il manovratore, a oltre due mesi dall’inizio dell’epidemia, ha ormai ampiamente mostrato di avere gestito l’emergenza male e con gravi ritardi su molti dei suoi aspetti più importanti, fra cui test sierologici, tamponi, assistenza domiciliare e farmaceutica, controllo delle RSA (Residenze Sanitarie Assistite). Se a questo aggiungiamo il fallimento della gestione sanitaria regionale ancora prima dell’emergenza, testimoniato ad esempio dalla vicenda dei pazienti oncologici genovesi costretti a essere curati in trasferta a Savona, la situazione appare paradossale e drammatica.

E ancora. “Sembra più l’atto disperato di chi le ha sbagliate tutte e vuole difendersi nel fortino, dicendo a posteriori che se qualcuno ha sbagliato non è lui, piuttosto che la scelta di chi ha nelle sue mani il saldo controllo della situazione. In Emilia Romagna il commissario all’emergenza si è dimesso per dare il segnale del ritorno alla normalità. Proprio nel momento in cui bisognerebbe pianificare la fase 2 dal punto di vista sanitario con il concorso di tutti, si accentra tutto nelle mani di chi peraltro ha dimostrato evidenti e preoccupanti limiti nel guidare l’emergenza. La differenza tra chi sa governare e chi non ne ha la minima idea appare evidente. Così come appare chiara la distinzione tra chi si assume serenamente le proprie responsabilità e chi prova a dire che se ci sono stati errori sono sempre di altri: delle Asl, del Governo, del destino cinico e baro, di tutti tranne che di quelli che dovevano decidere e invece non lo hanno fatto o lo hanno fatto tardi e male. Abbiamo appreso che Toti vuole dimettersi e ci auguriamo che in questa occasione si porti via i vertici di Alisa, che tanto danni e sciagure hanno fatto in questi anni in Liguria.