Coldiretti Liguria: "No a un'Europa che soffoca democrazia, agricoltura e sicurezza alimentare"
di Stefano Rissetto
"Senza agricoltura non c’è sovranità, non c’è economia, non c’è pace sociale. L’Europa non può diventare una terra ostile per chi coltiva e produce"
Anche Coldiretti Liguria si unisce con forza alla mobilitazione lanciata oggi da Coldiretti a Bruxelles e Roma per denunciare l’attacco al cuore dell’agricoltura europea da parte della Commissione guidata da Ursula von der Leyen. Un'azione coordinata in cui Coldiretti ha scelto di alzare la voce contro l’idea di un’Europa autoritaria, lontana dai territori, che mette in pericolo la democrazia, la produzione di cibo, la salute e la sicurezza alimentare.
"La nostra agricoltura, anche in Liguria, è sotto attacco”, dichiarano Gianluca Boeri, presidente di Coldiretti Liguria e Bruno Rivarossa, Delegato Confederale. “Le scelte tecnocratiche della Commissione stanno minando anni di lavoro sul territorio, dove le imprese agricole garantiscono presidio ambientale, economia locale e occupazione. La proposta di fondo unico tra coesione e PAC rappresenta un colpo durissimo: per la prima volta dal 1962, il bilancio europeo non tutelerebbe più con chiarezza la produzione di cibo. Questo significa tagliare risorse vitali anche per la Liguria, già fragile sul piano agricolo e ambientale”.
Mentre la Commissione Europea si prepara a presentare un bilancio che, di fatto, cancella la centralità dell’agricoltura, Coldiretti lancia un messaggio forte: “Abbiamo bisogno dell’Europa come il pane, ma questa non è l’Europa che vogliamo”. Una protesta che parte da Bruxelles, ma che tocca anche Roma – dal Colosseo alla Fontana di Trevi – e arriva simbolicamente in tutte le regioni italiane.
“Non è più tollerabile una linea europea che toglie fondi al cibo per investirli nel riarmo. Aprire ai prodotti esteri senza garanzie, firmare accordi senza reciprocità e imporre regolamenti scollegati dalla realtà agricola vuol dire tradire gli agricoltori e i cittadini. In Liguria, dove l’agricoltura è fatta di micro-imprese che operano spesso in aree marginali, queste scelte sono devastanti. Non chiediamo privilegi, ma rispetto per chi ogni giorno
Coldiretti Liguria ribadisce: senza agricoltura non c’è sovranità, non c’è economia, non c’è pace sociale. L’Europa non può diventare una terra ostile per chi coltiva e produce. È il momento di ascoltare i territori, non di calare decisioni dall’alto.
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