Class Action inammissibile, Sansa e Centi: "Era Davide contro Golia. Non molliamo: vediamo se fare appello"

di Redazione

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I due consiglieri regionali in una nota: "Noi con un avvocato, Autostrade con tredici. Battaglia impari, ma non disperderemo la passione e l'impegno"

Class Action inammissibile, Sansa e Centi: "Era Davide contro Golia. Non molliamo: vediamo se fare appello"

"Il Tribunale di Roma ha dichiarato inammissibile la nostra class action contro Autostrade. Il giudice non si è pronunciato sul comportamento di Autostrade e non ha negato che tutti i liguri abbiano subito un danno. Ma ha sostenuto che le eventuali colpe si sarebbero comunque verificate prima dell'entrata in vigore della nuova legge sulla class action. Insomma, sarebbe una questione di tempi, più che di sostanza. Era Davide contro Golia, lo sapevamo". Lo affermano in una nota Ferruccio Sansa e Roberto Centi.

"Era una battaglia coraggiosa e difficile: noi con un avvocato, Mattia Crucioli; Autostrade che si è presentata in aula con 13 legali. Loro avevano mezzi illimitati - aggiungono -, miliardi. Noi ci abbiamo messo del nostro: abbiamo pagato perizie, abbiamo studiato migliaia di pagine, abbiamo percorso più di 10mila km sulle Autostrade liguri per informare la gente e raccogliere testimonianze. Abbiamo già dimostrato che non pieghiamo la testa di fronte ad Autostrade, come hanno fatto in troppi, a Roma e a Genova".

I ricorrenti scrivono, inoltre: "Andremo avanti contro Autostrade e in altre battaglie contro quei colossi che non rispettano i cittadini. Lo faremo ancora con la class action che è un mezzo straordinario di difesa dei diritti e di battaglia politica. Ma più di tutto in questo anno e mezzo di impegno abbiamo trovato voi: 13mila persone che hanno firmato la class action. E altre decine di migliaia che ci hanno seguito. Questo è un tesoro di passione, impegno civile e fiducia che non deve andare perso. Noi non molliamo. Restate con noi. Ora dovremo decidere se fare appello. Vorremmo sapere anche da voi, da chi ha firmato e da chi ci ha sostenuto, cosa ne pensa".