Cina, nuova lega “ultra pura” per il Sole artificiale: svolta nel progetto di fusione nucleare

di R.S.

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Il nuovo materiale, una versione perfezionata del substrato Hastelloy C276, finora importato dall’estero, garantisce autonomia tecnologica

Cina, nuova lega “ultra pura” per il Sole artificiale: svolta nel progetto di fusione nucleare

Passo decisivo per il programma cinese del cosiddetto “Sole artificiale”, il reattore a fusione nucleare controllata in costruzione a Hefei. Un team dell’Istituto di Ricerca sui Metalli (IMR) dell’Accademia Cinese delle Scienze ha sviluppato una lega metallica ultra pura, destinata a migliorare le prestazioni dei super magneti necessari a contenere il plasma ad altissime temperature.

Il nuovo materiale, una versione perfezionata del substrato Hastelloy C276, finora importato dall’estero, garantisce autonomia tecnologica alla Cina nel campo dei materiali superconduttori. “Il successo del nostro processo di purificazione risolve una dipendenza critica e assicura al Paese la piena indipendenza nella costruzione del suo Tokamak di nuova generazione”, ha spiegato il professor Rong Lijian, responsabile del progetto.

La lega presenta livelli di impurità record (carbonio, ossigeno e zolfo) inferiori ai migliori equivalenti internazionali e un’elevata resistenza meccanica, capace di sopportare temperature fino a 900 °C. Da un singolo nastro spesso 0,046 millimetri e lungo oltre 2.000 metri si potranno realizzare i componenti base per i magneti superconduttori del reattore BEST (Burning Plasma Experimental Superconducting Tokamak).

Il progetto BEST, evoluzione del Tokamak EAST, punta a essere il primo impianto al mondo a generare elettricità da fusione controllata entro il 2027. Un traguardo che la Cina considera strategico per conquistare la leadership nella fusione nucleare e costruire un futuro energetico pulito e indipendente dalle fonti fossili.

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