Chiavari: Comune cerca 2 milioni per acquistare il teatro Cantero

di Redazione

1 min, 25 sec

La storica sala, costruita fra il 1931 e il 1937, è chiusa da sei anni e l'amministrazione comunale pianifica il rilancio

Chiavari: Comune cerca 2 milioni per acquistare il teatro Cantero

Lo storico Teatro Cantero di Chiavari è in vendita a due milioni di euro e "il Comune di Chiavari sta dialogando con la Regione Liguria, la Città metropolitana di Genova e gli enti sovraordinati per ricevere un finanziamento che gli consenta di acquisirlo e riaprirlo dopo sei anni di chiusura". Lo spiega il sindaco di Chiavari Federico Messuti al termine di un incontro con i sindaci del territorio dopo che la proprietà ha formalizzato un impegno scritto fissando il prezzo di vendita.

"Il Cantero non può essere abbandonato e necessita dell'impegno di tutti noi, soprattutto dell'intervento della parte pubblica, per essere riaperto. - sottolinea Messuti - Il Comune vuole acquisire il teatro mantenendo l'attuale destinazione d'uso ma anche ampliando la sua funzione, diventando uno spazio polifunzionale e un centro congressi a servizio di tutto il comprensorio. Nascerà così un vero e proprio polo culturale diffuso: su piazza Matteotti si affacciano infatti l'Auditorium San Francesco, Palazzo Rocca e il suo parco, il teatro all'aperto e la Farmacia dei Frati. Oltre 1800 posti per eventi e congressi di largo respiro, che dovranno essere studiati con i Comuni del Tigullio".

Il Comune di Chiavari sta intessendo relazioni anche con realtà private che vorranno prendere parte al progetto di ristrutturazione dell'edificio, come la società Duferco che il 24 febbraio alla Società Economica presenterà una perizia per il restauro e l'ammodernamento della storica sala teatrale realizzata tra il 1931 e il 1937.

"È fondamentale credere e portare avanti un progetto così importante per Chiavari e per tutto il Tigullio. - sostiene il vicesindaco della Città metropolitana di Genova Antonio Segalerba - Il Teatro Cantero deve ritornare ad essere un punto di riferimento nel Levante ed è fondamentale investire per renderlo un centro culturale polifunzionale aperto a tutti".