Centrodestra, Toti: "Chi accusa Cambiamo di voler rompere la coalizione è in malafede"

di Marco Innocenti

2 min, 37 sec

"Prima della mia candidatura, il centrodestra in Liguria aveva vinto poco o niente. Chi ha nostalgia del passato, lavora per far tornare a vincere la sinistra"

Centrodestra, Toti: "Chi accusa Cambiamo di voler rompere la coalizione è in malafede"

Continuano le fibrillazioni nel centrodestra, anche e soprattutto dopo il nuovo vertice andato in scena venerdì sera fra i coordinatori regionali Rixi per la Lega, Rosso per Fratelli d'Italia, Bagnasco per Forza Italia e Costa per Noi con l'Italia. Un vertice che però ha registrato anche un grande assente, Giovanni Toti, che oggi, via social, ha fatto sentire la propria voce, rivendicando in 5 punti il ruolo centrale della sua lista all'interno della coalizione.

"Leggendo i giornali - scrive Toti - trovo retroscena e scenari sul futuro del centrodestra ligure che confondono piani diversi: presente e futuro, realtà e suggestioni. Una commistione tale da confondere chi volesse avere un quadro esatto della situazione, che provo a riepilogare qui sotto. Primo: chi accusa la Lista Toti-Cambiamo, primo partito della Liguria, di voler rompere la coalizione che dal 2015 vince e governa la nostra Regione e le nostre principali città non solo sbaglia, ma lo fa in malafede. Noi siamo il fulcro e il primo partito di questa coalizione. E da sempre lavoriamo per salvaguardarla e semmai allargarla, mai ridurla o restringerla".

"Secondo: la Lista Toti-Cambiamo ha già dichiarato, senza nessuna condizione, che appoggerà tutti i Sindaci della nostra coalizione che hanno governato con noi questi anni difficili. Non siamo noi, ma semmai altri a mettere in discussione alleanze e candidature. Per noi “squadra che vince non si cambia”. Anche perché dove i partiti hanno fatto più di una bizza, i cittadini non hanno apprezzato… Terzo - prosegue Toti - prima della mia candidatura in Regione Liguria nel 2015 (e con la sola eccezione nel 2000 della vittoria di Sandro Biasotti) il centrodestra dei partiti in questi territori ha vinto davvero poco o niente. Grazie alla capacità di buon governo dimostrata in questi anni e alla disponibilità ad allargare a tanti soggetti la nostra squadra, il centrodestra oggi guida circa l’80% della Regione. Chi ha nostalgia del passato non lavora per la coalizione, ma per far tornare a vincere la sinistra. Se poi qualcuno stava meglio all’opposizione, senza nessuno che gli facesse ombra, lo dica".

"Quarto: le alleanze con cui ogni Sindaco deciderà di correre alle amministrative dipendono dal Sindaco stesso: noi a differenza di altri non poniamo veti, ma neppure imponiamo nulla. Ogni primo cittadino avrà il nostro appoggio a prescindere dalle sue scelte, sulla base del programma e dell’esperienza politica di questi anni. Quinto e ultimo: se qualcuno per interesse di partito o proprio, per gelosia personale o rivalità, per conquistarsi un po’ di visibilità ritiene di anteporre le proprie ragioni di parte o di partito a quelle collettive sbaglia per sé ma sbaglia soprattutto per i liguri che hanno scelto il nostro governo. Un impegno che noi non tradiremo mai e che mi vedrà portare avanti questo progetto fino al 2025, anno in cui la parola tornerà agli elettori in Regione. E magari anche oltre. A meno che - conclude Toti - qualcuno non ritenga questa esperienza finita già oggi, e in questo caso il voto è l’unica e immediata strada".