Casi psichiatrici, minorenni ricoverati insieme agli adulti. Il Garante: "Serve un reparto dedicato"
di Filippo Serio
In Liguria ogni anno oltre 100 casi, l'appello al Gaslini: "Si attivi per una fascia 14-16 anni"
Ogni anno in Liguria "si supera quota 100 per quanto riguarda il numeri di minori ricoverati nei reparti di psichiatria insieme agli adulti, solamente nel 2024 si arrivati a 118" - è il dato che emerge dalla relazione di Doriano Saracino, garante regionale dei diritti delle persone sottoposte a tutela, presentata oggi sul biennio 2023-2024.
Poiché all'ospedale pediatrico Gaslini, a Genova, non è possibile essere ricoverati una volta compiuti i 14 anni, il Garante lancia l'appello: "chiediamo al Gaslini di attivarsi per avere un reparto che accolga almeno la fascia tra i 14 e i 16 anni, in modo che i ragazzi molto giovani non siano ricoverati insieme a persone con età diversa e problematiche più avanzate e più complesse".
Reati dei minori - Dalla relazione emerge come sia in forte calo il numero di minorenni presi in carico dai servizi socio-sanitari per la giustizia minorile (241 nuovi soggetti nel 2024, con un calo del 43% rispetto all’anno precedente). Per la prima volta il numero dei minori stranieri ha superato quello degli italiani, ma in valore assoluto, il valore è inferiore alla media dell’ultimo quinquennio.
Carceri - Problema nazionale quello del sovraffollamento delle carceri che interessa anche la Liguria: il dott. Saracino spiega come "ad oggi la capienza regolamentare degli istituti penitenziari in Liguria è pari a 1.051 posti, ed i detenuti superano questa soglia, ma con un indulto per le pene residue inferiori a due anni potrebbero essere scarcerate circa 450 persone creando condizioni di vita e di lavoro per gli operatori penitenziari ben diverse e si darebbe un segnale di speranza ai detenuti"
Afa e circolazione dell'aria - Il Garante ricorda due problematiche: quella del vitto alle persone detenute, nonché quello delle schermature alle finestre, che in alcuni istituti, e segnatamente ad Imperia, impediscono non solo la visuale ma anche la circolazione dell’aria.
Suicidi in carcere - Il 2024 in Italia e in Liguria si è caratterizzato per il numero rilevante di casi di suicidio commessi nei penitenziari. Nel 2025 il dato si attenua ma secondo il Garante "anche solo un suicidio è troppo. Non dimentichiamo che in carcere il numero di suicidi è maggiore di 15-20 volte rispetto a quelli registrati da persone in libertà"
L'impegno di Regione Liguria - "La figura del garante è un punto di raccordo essenziale tra le istituzioni e i cittadini più fragili, spesso invisibili - sottolinea l'assessore regionale alla Sanità Massimo Nicolò -. Il lavoro svolto nel monitorare le condizioni di vita, promuovere la tutela dei diritti e favorire percorsi di inclusione e cura, anche in ambito sanitario, costituisce un contributo prezioso per garantire la dignità e il rispetto della persona in ogni contesto".
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