Caro energia: Enel e imprese energivore insieme per soluzioni immediate ed efficaci
di R.S.
150 GW di progetti rinnovabili sono attualmente bloccati da lungaggini burocratiche, rappresentando una grande opportunità persa
Il caro energia in Italia colpisce soprattutto le grandi aziende energivore, mettendo a rischio la loro competitività e la possibile delocalizzazione. Lo ha sottolineato Flavio Cattaneo, Amministratore Delegato di Enel, intervenendo all’assemblea di Federacciai a Dalmine (Bergamo).
Cattaneo ha spiegato che, contrariamente a quanto spesso si percepisce, il differenziale dei costi energetici per famiglie e PMI rispetto alla media europea è contenuto, grazie a oneri di rete più bassi. Il vero problema riguarda le grandi imprese che consumano molta energia e pagano prezzi significativamente più alti.
Per affrontare la situazione, Enel e gli altri produttori elettrici, in collaborazione con Confindustria, hanno individuato soluzioni immediate, come i meccanismi Energy Release e Hydro Release, capaci di fornire oltre 30 terawattora di energia rinnovabile a prezzi competitivi. L’obiettivo è garantire la competitività del settore industriale italiano attraverso una collaborazione tra produttori e grandi consumatori.
Cattaneo ha sottolineato la necessità di affrontare il tema energetico come questione di Sistema-Paese: nel breve termine, occorre sbloccare le autorizzazioni per nuovi impianti rinnovabili e sviluppare nuovo idroelettrico e sistemi di pompaggio, fondamentali come accumulo energetico nazionale. Nel medio-lungo termine, il mix energetico dovrebbe integrare le rinnovabili con fonti programmabili, come il nucleare di nuova generazione, per ridurre la dipendenza dalle importazioni e contenere i costi.
Il Ceo di Enel ha infine ricordato che 150 GW di progetti rinnovabili sono attualmente bloccati da lungaggini burocratiche, rappresentando una grande opportunità persa per abbassare i prezzi energetici e rafforzare l’indipendenza del Paese.
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