Capodanno violento a Sanremo, due agenti aggrediti in carcere e in ospedale

di E.L.M.

1 min, 39 sec

Tensione nelle carceri italiane, UIL denuncia sovraffollamento e carenze di personale

Capodanno violento a Sanremo, due agenti aggrediti in carcere e in ospedale

Due aggressioni in poche ore hanno caratterizzato il Capodanno a Sanremo. Nel carcere di Valle Armea, una poliziotta è stata brutalmente aggredita da un detenuto, riportando un trauma cranico con prognosi di sette giorni. Poco dopo, all'ospedale di Imperia, un altro detenuto ha preso a sediate un agente di scorta, causandogli lesioni con prognosi di sei giorni.

Numeri allarmanti – Fabio Pagani, Segretario della UILPA Polizia Penitenziaria, ha espresso preoccupazione per le gravi condizioni del sistema carcerario italiano. “Nel 2024 si sono registrati ben 89 suicidi tra i detenuti, mai così tanti. A questi si aggiungono sette casi tra gli agenti di polizia penitenziaria, oltre a 3.500 aggressioni, numerosi decessi e due omicidi. Questo quadro restituisce un sistema privo di funzionalità e lontano dalle finalità sancite dall’articolo 27 della Costituzione”.

Sovraffollamento – Il sovraffollamento è uno dei problemi principali, con circa 16.000 detenuti in più rispetto alla capienza regolamentare. A questo si aggiunge una carenza di personale stimata in 18.000 unità, che rende il lavoro degli agenti sempre più difficile e pericoloso.

Lavoro insostenibile – “Il Corpo di Polizia penitenziaria opera in condizioni inaccettabili. Gli agenti affrontano quotidianamente aggressioni, traffici illeciti e violenze”, ha aggiunto Pagani. “A Sanremo, portiamo la nostra vicinanza ai colleghi feriti e chiediamo interventi immediati”.

Appello istituzionale – Nel suo discorso di fine anno, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato l’urgenza di affrontare le criticità del sistema carcerario. “Il Parlamento e il Governo devono aprire una discussione seria e senza pregiudizi per restituire civiltà e legittimità alle nostre prigioni”, ha dichiarato Pagani, rilanciando l’appello del Capo dello Stato.

Proposte – La UIL chiede provvedimenti concreti, come la riduzione della densità detentiva, l’incremento degli organici e il rafforzamento dell’assistenza sanitaria. “Solo con interventi strutturali si potrà garantire sicurezza e dignità tanto ai detenuti quanto agli operatori”, ha concluso Pagani.

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