I lavoratori della Canadian National Railway (CNR.TO) torneranno, con molta probabilità, al lavoro. E’ quanto riferisce il sindacato Teamsters, poche ore dopo che il governo canadese si è mosso per porre fine a uno sciopero ferroviario di grande portata. Il sindacato ha però affermato che lo sciopero alla Canadian Pacific Kansas City (CP.TO) continuerà invece in attesa di un ordine del Canadian Industrial Relations Board (CIRB).

La situazione si è creato dopo che non è stata raggiunta l’intesa tra le due principali ferrovie canadesi, Canadian National Railway e Canadian Pacific Kansas City, e il principale sindacat odi riferimento, appunto il Teamsters. Le aziende hanno infatti sospeso più di 9.000 lavoratori sindacalizzati giovedì mattina, innescando un blocco ferroviario simultaneo che potrebbe causare danni economici per centinaia di milioni di dollari.

“Presumo che i treni saranno operativi entro pochi giorni”, ha detto ai giornalisti il ​​ministro del Lavoro Steven MacKinnon. Il governo canadese avrebbe infatti chiesto all’ente per le relazioni industriali del Paese di emettere un ordine di rientro al lavoro. Il portavoce della CN, Jonathan Abecassis, ha detto alla Canadian Broadcasting Corp che l’azienda potrebbe impiegare una settimana o più per recuperare le spedizioni.

“Abbiamo dato ai negoziati ogni possibile opportunità di successo ma qui siamo in una situazione di stallo”, ha detto MacKinnon, “ed è per questo che siamo giunti a questa decisione”.

Il Canada invia circa il 75% di tutte le merci che esporta negli Stati Uniti, principalmente su rotaia. Una disputa prolungata potrebbe interrompere le spedizioni di una vasta gamma di merci, dai cereali e fagioli alla potassa, al carbone e al legname.
La chiusura ostacolerà anche i pendolari per decine di migliaia di persone a Toronto, Montreal e Vancouver, dove le linee si basano sui binari di proprietà della CPKC.