Camion in fiamme sulla A12, tratto chiuso tra Chiavari e Sestri Levante: fino a 11 km di code. Probabile riapertura nella notte
di Filippo Serio
E' successo all'interno della galleria Del Fico, in area di cantiere
Traffico in tilt sull'autostrada A12 per un camion che trasportava carta e che ha preso fuoco all'altezza della galleria Del Fico, nel tratto compreso tra Sestri e Lavagna.
Cosa era successo - Intorno alle 11 il tratto è stato temporaneamente chiuso in entrambe le direzioni: il mezzo pesante ha preso fuoco alle 10.30 all’altezza del km 47, all’interno della galleria Del Fico, in corrispondenza di un cantiere per lavori di ammodernamento della galleria, dove il traffico transita su una corsia in direzione Genova e su una corsia in deviazione nella carreggiata opposta in direzione Sestri Levante.
Soccorso - Sul luogo dell’evento sono intervenuti i Vigili del Fuoco, i mezzi di soccorso sanitario e meccanico, le pattuglie della Polizia Stradale e il personale della Direzione del 1° Tronco di Genova di Autostrade per l’Italia.
Viabilità - Traffico bloccato con code fino a 11 km dopo l'uscita di Chiavari. Chi viaggia verso Livorno dopo l'uscita obbligatoria a Chiavari, dove si registrano 9 km di coda, percorrere la viabilità ordinaria e rientrare a Sestri Levante. Verso Genova, uscire a Deiva Marina e rientrare a Lavagna dopo avere percorso la viabilità ordinaria.
Aggiornamento - Sull'autostrada A12 restano temporaneamente chiusi i tratti compresi tra Chiavari e Sestri Levante in direzione Sestri Levante e tra Sestri Levante e Lavagna in direzione Genova, per consentire le ispezioni nella galleria Del Fico, a seguito dell’incendio di un mezzo pesante che trasportava carta avvenuto all’altezza del km 47. I tecnici sono al lavoro per valutare i danni all’interno del fornice per quantificare e attivare il relativo piano di attività di ripristino.
Ripercussioni - La riapertura del tratto dopo l'incidente è prevista nella notte: nel frattempo il traffico resta bloccato sulla A12, con pesanti ripercussioni sul traffico urbano a Chiavari e Rapallo. Nel frattempo alle persone in viaggio sono state distribuite bottigliette d'acqua per fronteggiare il caldo.
Reazioni politiche - Il Tigullio è in ginocchio. Da Rapallo a Sestri Levante, passando per Chiavari, Lavagna, Cavi, Moneglia e le frazioni di San Michele, oggi tutto il comprensorio ha vissuto l’ennesima giornata di paralisi totale. Un territorio costretto ancora una volta a fare i conti con la fragilità del proprio sistema infrastrutturale, tra cantieri infiniti, gallerie insicure, incendi in autostrada e chiusure della viabilità ordinaria. L’incendio di un camion in A12, avvenuto questa mattina all’interno di una galleria tra Lavagna e Sestri Levante, ha reso necessaria la chiusura dell’autostrada in entrambe le direzioni, creando code fino a cinque chilometri e congestionando tutta la viabilità secondaria. L’Aurelia, già sotto pressione per le continue chiusure legate a frane e mareggiate, come nel tratto delle Rocche di Sant’Anna, è diventata impraticabile. I centri cittadini si sono trasformati in veri e propri imbottigliamenti a cielo aperto, con tir e veicoli incolonnati per ore. A peggiorare un quadro già critico, la chiusura fino al 31 maggio della galleria Moneglia-Deiva per gravi criticità strutturali, che sta di fatto isolando la località. “Abbiamo già perso Pasqua e i ponti di primavera. Ora rischiamo di perdere anche l’estate” ha dichiarato la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Lilli Lauro, che ha denunciato la gravità della situazione: “Non possiamo lasciare che un gioiello della Liguria venga dimenticato per colpa di una galleria chiusa. Le attività stanno cancellando prenotazioni a catena” Il traffico deviato ha messo sotto pressione anche le località di San Michele di Pagana, Cavi e Riva Trigoso, dove la viabilità è spesso insufficiente a sopportare il carico extra. Intere comunità si sono ritrovate bloccate, con conseguenze pesanti su chi lavora, su chi gestisce un’attività e su chi deve semplicemente spostarsi per motivi di salute, studio o famiglia. “Serve un piano straordinario per affrontare situazioni come questa” ha aggiunto Lauro “Non è più accettabile che un tratto di costa con la Bandiera Blu venga tagliato fuori dai collegamenti” conclude Lauro. Il grido del Tigullio è forte e chiaro: basta isolamento. È il momento di scelte coraggiose e investimenti veri. Il territorio merita risposte rapide, concrete e strutturali. Perché il Tigullio non può più restare ostaggio della sua stessa viabilità.
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