"C'è una bomba nella banca", tre telefonate anonime in poche ore

di Michele Varì

Allarme ieri alla Carige di via Cesarea: forse a telefonare è stato un anziano

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Impossibile per ora capire il motivo del gesto, forse un fido mancato o la risposta di un impiegato a suo avviso sgarbato, un uomo, forse anziano, a giudicare dalla voce, presumibilmente un mitomane, ancora senza nome, per tre volte ieri ha telefonato alla filiale Carige di via Cesarea, nel centro di Genova, per avvertire con frasi confuse della presenza di una bomba che stava per esplodere.

Tre telefonate, però, risultate vane, se l'intento dell'uomo era quello di fare evacuare e bloccare il lavoro all'interno della filiale: gli agenti delle volanti della polizia e della Digos sono giunti sul posto avviando i controlli nella banca insieme agli specialisti della scientifica e i cani antiesplosivi. 
Risultato nessuna traccia di bombe, o anche di pacchi sospetti. E niente evacuazione.
Dalle verifiche risulta che l'uomo ha chiamato da tre telefoni pubblici diversi della città: la prima telefonata alle 8, quando la banca era ancora chiusa, poi ha ritelefonato alle 8.45 e intorno alle 13.
Le indagini per cercare di dare un nome al mitomane proseguono attraverso le immagini delle telecamere installate dove sono ubicati i telefoni pubblici usati dall'uomo.