Bimba morta: abitanti e scuola si stringono alla famiglia
di Michele Varì
I compagni domani attenderanno le due sorelle davanti a casa: poi andranno insieme in classe
Uno spiraglio di luce nel buio assoluto di una tragedia che ha
lasciato attoniti tutti gli abitanti del centro storico: la morte di
Tansnuba, la bimba bengalese di tre anni e mezzo morta cadendo dalla finestra di casa fa emergere la grande solidarietà del popolo del centro storico. Un paese nella città.
Dal momento della tragedia i genitori della bambina, ma anche le due sorelle maggiori, sei e dieci anni, non sono mai stati lasciati sole. Quasi una gara di solidarietà a cui partecipano tutti: dal maresciallo della stazione dei carabinieri Giuseppe Cotugno, ai genitori e gli insegnanti, e pure Michela Casareto, la dirigente della scuola elementare Daneo frequentata dalle due sorelle maggiori di Tansnuba. Il papà di un compagno di classe di una delle sorelle, l'avvocato Davide Paltrinieri, si è subito messo a disposizione della famiglia colpita da un dolore troppo grande da sopportare, che però deve fare conto con l'inchiesta aperta dal
magistrato di turno Marco Airoldi, che poi ha delegato l'indagine alla collega Paola Crispo, specializzata nei reati delle fasce deboli.
Un'indagine dovuta che ha fatto finire sul registro degli indagati la
mamma della piccola deceduta: deve rispondere dell'omessa custodia di minore aggravata dalla morte. Disposta l'autopsia sulla piccola, affidata al medico legale Francesco Ventura. Uno strazio nello strazio. L'esame autoptico potrebbe essere svolto già
domani mattina.
Più dell'indagine però nei vicoli si parla del grande affetto che
tutti stanno mostrando nei confronti della famiglia della bambina: la mamma non riesce a capacitarsi di avere lasciato la figlia sola per circa venti minuti per andare a prendere le due sorelle all'uscita della Daneo. Lei che di solito se la portava sempre dietro, ieri l'aveva lasciata a casa perchè era febricitante e fuori c'era un vento gelido.
Un familiare ha raccontato a Telenord che la donna avrebbe visto
cadere la figlia: forse la piccola quando ha sentito la voce della
madre si è sporta troppo dalla porta finestra ed è precipitata. Un
volo di sei metri che non le ha lasciato scampo.
Oltre ai genitori anche gli alunni della Daneo stanno stringendo
d'affetto la famiglia, e le due sorella di Tansnuba.
Domani le classi al completo delle due ragazzine si faranno trovare davanti al loro palazzo, in vico San Marcellino, per poi prenderle per mano e accompagnarle sino a scuola, e poi in classe. Come a dirle: avete perso una sorella, ma avete trovato tante amiche vere, nel segno della solidarietà verso chi è più debole e verso chi soffre che poi contraddistingue da sempre la storia della scuola elementare Daneo, istituto di salita San Francesco qualche volta criticato perchè alternativo. Una scuola in cui l'accoglienza è da sempre un filo conduttore, l'esempio è nel Mercatino di Natale che si tiene un sabato all'anno ma che impegna docenti, genitori e alunni per mesi e con un solo obiettivo: racimolare soldi per aiutare le famiglie più in difficoltà. Per questo le sorelle di Tansnuba ora possono contare su una classe che è diventata famiglia. Cose da Daneo.
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