Bersani (Articolo Uno): "Dove finisce la sinistra inizia la destra, il centro e' un luogo di narcisismi"

di Redazione

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In visita a Genova, Bersani critica la scelta di Italia Viva di sfilarsi dalla coalizione che sostiene Sansa: "Provarci è un dovere per non lasciare il campo alle destre"

Bersani (Articolo Uno): "Dove finisce la sinistra inizia la destra, il centro e' un luogo di narcisismi"

"Non è vero che non esistono destra e sinistra, e non lo dico solo ai renziani: il famoso centro che tanti cercano è un luogo di narcisismo. Renzi faccia le sue conclusioni". E' netto il presidente di Articolo Uno Pierluigi Bersani, oggi a Genova al circolo Cap in via Albertazzi per un convegno sul Sì al referendum sul taglio dei parlamentari e per sostenere il candidato alla presidenza Ferruccio Sansa.

Sullo strappo di Massardo, che ha deciso di correre da solo alla presidenza con il sostegno di Italia Viva, Bersani si è detto dispiaciuto. "Certo non è una bella cosa, ma bisogna capire che dove finisce la sinistra larga e plurale inizia la destra. In tutto il mondo, destra significa negazionismo del Covid e della crisi ambientale, mentre a sinistra si prendono sul serio questi temi". Bersani lo sottolinea con una delle sue celebri metafore: "Come si dice in Emilia: chi non va a messa resta a casa. Qui fra sinistra e M5S bisogna trovare una chiave, è un dovere provarci per non lasciare campo libero alla destra".

"E' una bella persona, ha la freschezza di chi è alle prime esperienze. Se le farà governando, come abbiamo fatto tutti", ha detto Bersani riferendosi a Ferruccio Sansa. "Ha dei valori che riassumono bene l'alleanza". 

Il presidente di Articolo Uno, favorevole al sì al referendum sul taglio dei parlamentari che si voterà insieme alle regionali il 20 e 21 settembre,  ha anche risposto sul tema a Roberto Saviano, che nelle scorse ore ha criticato la posizione del PD, definito dallo scrittore "vapore acqueo": "Vorrei dire a questi del 'no', compreso Saviano, scusa ma qui c'è un Parlamento fatto in gran parte da gente al primo mandato che vota a larghissima maggioranza di riformarsi, di ridursi per essere più efficiente. Noi gli diciamo di no? Resta come sei? Cioè noi vogliamo difendere il Parlamento contro il Parlamento? Ecco, punto e basta, non c'è bisogno di tanti ragionamenti".