Autotrasporto, Trasportounito: “Stop ai contributi, servono regole certe”
di Carlotta Nicoletti
1 min, 15 sec
L’associazione propone 12 misure per regolare il mercato e migliorare la sicurezza. Longo: “Basta elemosine, servono norme per la sostenibilità”

Niente più finanziamenti pubblici, ma un quadro normativo chiaro che permetta alle aziende di operare in sicurezza e legalità. È questa la proposta di Trasportounito, che ha presentato al Viceministro dei Trasporti un documento con 12 misure per riformare il settore dell’autotrasporto, come riporta Ferpress.
Un cambio di rotta – A differenza di altre associazioni di categoria, Trasportounito chiede di eliminare i contributi statali per il settore, sostituendoli con regole di mercato e tariffe che impediscano lo sfruttamento delle imprese da parte della committenza. “Da oltre vent’anni – spiega Maurizio Longo, segretario generale dell’associazione – affidarsi a finanziamenti pubblici è stato un errore strategico. Meglio sostituire le attuali elemosine con norme chiare, evitando speculazioni sulle difficoltà economiche del settore”.
Le 12 proposte – Il documento presentato si articola in quattro aree principali:
•Regole di mercato – Definizione di tariffe sostenibili eque per le imprese.
•Carenza di conducenti – Incentivi e semplificazioni per aumentare il numero di autisti.
•Codice della strada – Revisione della normativa per adattarla alle esigenze del trasporto pesante.
•Sicurezza stradale – Misure per garantire migliori standard di sicurezza nel settore.
Un settore in crisi – Secondo Trasportounito, l’autotrasporto è in una situazione di emergenza, tra indebitamento crescente e instabilità organizzativa. “Il sistema è malato e va curato con interventi strutturali. Parliamo di un comparto che gestisce oltre l’80% della mobilità delle merci in Italia”, conclude Longo.
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