Autotrasporto, Tagnochetti: "Pronto un nuovo cantiere: danni tra i 25 e i 28 milioni"
di Marco Innocenti
"Lunedì partirà la chiusura fra Genova Ovest e Bolzaneto: 40 giorni di blocco, code chilometriche e disagi"
Quaranta chilometri di autostrada in più per raggiungere Milano partendo dal porto di Genova; inevitabili code chilometriche in città e lungo il tragitto autostradale, disagi che ricadranno puntualmente sugli autotrasportatori e che, dopo quaranta giorni di blocco, si troveranno a pagare un conto danni che varierà fra i 25 e i 28 milioni di euro, conto che, una volta di più, non potranno spartire con una merce e con categorie che hanno invece sopportato e assorbito un incremento di 50 volte dei noli marittimi, ma oppongono un muro invalicabile alla condivisione anche di soli 50 euro negli extracosti del trasporto su gomma.
A disegnare l’ennesimo scenario da incubo non è un veggente. Secondo il coordinatore di Trasportounito, Giuseppe Tagnochetti, è già tutto scritto e inevitabile, da quando lunedì Aspi aprirà un cantiere che chiuderà per 40 giorni la tratta fra Genova Ovest e Bolzaneto e tutti i mezzi pesanti in uscita dal porto verranno dirottati verso la A10 o la A26 sobbarcandosi, oltre agli inevitabili ingorghi, 40 chilometri di guida in più. “Nulla di nuovo sotto il sole – afferma Tagnochetti – se non che ormai per l’autotrasporto la corsa verso il collasso subisce una nuova e probabilmente letale accelerazione.”
Secondo Trasportounito "non è solo l’apertura di un ennesimo cantiere a decretare questo destino, ma anche la concomitanza di una serie di fattori e di scelte negative che rimbalzano sull’autotrasporto, ultimo anello della catena, l’intero conto dei danni: il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti (che oggi non c’è più) non ha mantenuto gli impegni assunti con le categorie economiche liguri né tantomeno disposto i ristori promessi; Autostrade 1° tronco, con la media di 6 Ordinanze al giorno, prosegue imperterrita con la sua pianificazione dei lavori estemporanea, fondata su interventi non risolutivi, orientati al massimo contenimento delle spese, attraverso cantieri non dinamici a tratti deserti e quindi spingendo la socializzazione dei costi, ovvero la ricaduta degli stessi… a carico dell’autotrasporto (non solo quelli operanti con il porto, ma anche corrieri, alimentari ecc., tutti quelli costretti a muoversi nel nodo di Genova) e degli automobilisti; le istituzioni non riescono ad avere peso nella diatriba tecnica tra MIT e ASPI e quindi non hanno forza nel difendere la continuità operativa e produttiva delle imprese; totale mancanza di azioni forti da parte dei Parlamentari liguri, lontani dal chiedere il riconoscimento politico dell’isolamento della Liguria e quindi aiuti di Stato motivati dalla discontinuità territoriale e a sostegno del sistema imprenditoriale e cittadino".
“Il tutto in un quadro di gravi difficoltà economiche dal quale vi è il serio pericolo – conclude Tagnochetti – dall’avvio di uno scontro sociale fra autotrasporto e committenza che continua a pensare di poter far pagare alle imprese del trasporto su gomma qualsiasi onere, che, normalmente, dovrebbe essere almeno condiviso dalla merce”.
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