Autotrasporto, Assotir al governo: “Subito regole chiare per il settore”
di Carlotta Nicoletti
L’associazione chiede interventi urgenti su norme, carenza di autisti e aumento dei costi. “Serve una riforma vera, non solo promesse”

L’autotrasporto italiano affronta una fase critica tra costi in aumento, carenza di manodopera e regole in stallo. Alla vigilia del tavolo con il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, Assotir lancia l’allarme: senza interventi concreti, la sostenibilità del settore è a rischio, come riporta Ferpress.
Regole ferme – “Dopo oltre due anni di governo Meloni, il settore è ancora privo di norme chiare”, denuncia il segretario generale di Assotir, Claudio Donati. L’associazione chiede l’applicazione del Regolamento UE 1055/2020, che imporrebbe agli autotrasportatori di possedere un numero adeguato di mezzi e addetti, limitando il ruolo delle grandi piattaforme logistiche che oggi operano come meri intermediari. “I trasportatori veri sono strangolati da tariffe basse, mentre sostengono tutti i costi di personale e investimenti”, aggiunge Donati.
Mancanza di autisti – Assotir sollecita un piano strategico per colmare il deficit di personale, puntando su accordi con Paesi terzi e una revisione del Decreto Flussi. “L’approccio attuale non è sufficiente, senza soluzioni concrete il settore rischia il collasso”, avverte la presidente Anna Vita Manigrasso.
Aumenti ETS – L’associazione evidenzia anche l’impatto dell’aumento dell’ETS sui noli marittimi, con gravi conseguenze per le imprese siciliane. Il rischio, avverte Donati, è che il malcontento sfoci in proteste difficili da gestire.
Riforma necessaria – “Non servono alibi per evitare di discutere il riassetto del settore – conclude Donati –. La legislatura non durerà in eterno: il governo deve dimostrare di voler davvero cambiare le cose”.
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