Artigianato, in Liguria la cassa integrazione sfiora i 50 milioni di euro
di Edoardo Cozza
Coinvolte oltre 5mila aziende e 17mila lavoratori. A inizio 2021 registrato un lieve miglioramento, ma a febbraio i numeri sono tornati a salire
È di poco meno di 50 milioni di euro la cifra lorda che le 5368 imprese liguri hanno ricevuto nel 2020 dal Fondo dell’artigianato (Fsba), gestito all’interno dell’Ente bilaterale ligure (Eblig), costituito dalle associazioni artigiane e sindacali della Liguria, per la cassa integrazione di circa 17mila dipendenti con causale Covid-19. Di questi lavoratori quasi i due terzi sono uomini, un terzo è rappresentato da donne. Circa un quarto dei dipendenti ha meno di 30 anni. I settori maggiormente coinvolti sono: metalli e meccanica, servizi, edilizia e installazione, alimentari.
A livello nazione oltre 750mila i dipendenti coinvolti dalla cassa integrazione del fondo dell'artigianato, con un importo erogato che sfiora i due miliardi e 200 milioni di euro.
«Una richiesta eccezionale da parte delle impese liguri – sottolinea Luca Costi, presidente dell’Ente Bilaterale – a cui Fsba, il nostro fondo degli artigiani, ha risposto con grande celerità non appena ricevute le risorse ministeriali, a testimonianza della capacità delle parti sociali di essere al fianco del sistema impresa in modo efficace ed efficiente».
I numeri sono in calo in questi primi mesi del 2021, ma la situaione è andata leggermente peggiorando nel mese di febbraio con quasi mille aziende e 3500 dipendenti a fare richiesta. Cambiano leggermente anche i settori richiedenti: servizi, metalli e meccanica, alimentari, edilizia e installazione.
«L’ultimo decreto sostegni – spiega Piero Billò, vicepresidente Eblig – proroga la cassa integrazione in deroga per un periodo pari a 28 settimane tra il primo aprile e il 31 dicembre 2021 e stanzia 1.100 milioni di euro per i fondi di solidarietà bilaterale, tra cui Fsba».
Parallelamente l’Eblig ha stanziato 350mila euro per le imprese e loro dipendenti, in regola con i versamenti, per interventi effettuati nel 2020 su “incremento e mantenimento occupazione”; “eventi eccezionali”, “sicurezza”, “qualità e innovazione”, “riduzione premio Inail”, “imprese colpite dal Covid-19”, “maternità” e “carenza dei primi tre giorni di malattia”.
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