Arruolamento marittimi, Assarmatori chiede una misura strutturale

di Carlotta Nicoletti

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L’associazione esprime soddisfazione per la proroga fino al 2025 della semplificazione per l’arruolamento dell’equipaggio, ma sollecita una soluzione definitiva

Arruolamento marittimi, Assarmatori chiede una misura strutturale

Assarmatori accoglie con favore l’approvazione definitiva dell’emendamento al Decreto Milleproroghe che estende fino al 2025 la possibilità di arruolare i membri dell’equipaggio direttamente da parte del comandante della nave, dell’armatore o di un suo procuratore. La misura, introdotta inizialmente con il Decreto “Cura Italia” nel 2020, è stata rinnovata annualmente fino al 2023, ma era decaduta il 1° gennaio di quest’anno, causando disagi e ritardi burocratici, come riporta Ferpress. 

Soddisfazione di Assarmatori – “Siamo soddisfatti dell’esito finale della vicenda”, commenta Stefano Messina, presidente dell’associazione. “Questa misura ha dimostrato la sua efficacia ed è a costo zero per lo Stato. È fondamentale per la competitività della bandiera italiana e per garantire continuità operativa alle compagnie di navigazione.”

Una richiesta chiara – Assarmatori chiede ora che la norma diventi permanente. La misura è già stata inserita nel più ampio processo di semplificazione normativa in corso presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero per le Politiche del Mare e la Protezione Civile, oltre che in Parlamento, attraverso appositi disegni di legge. “Occorre procedere speditamente”, sottolinea Messina.

Opportunità per i giovani – Il settore marittimo, in particolare il segmento dei traghetti, necessita di personale qualificato. “Frapporre barriere burocratiche tra domanda e offerta di lavoro è l’opposto di ciò di cui abbiamo bisogno”, conclude Messina.

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