Arrivano i "furbetti dei buoni spesa", uno di loro possiede 20 auto di lusso

di Andrea Carozzi

1 min, 31 sec

Gli accertamenti mettono in evidenza alcune irregolarità. A breve distribuiti altri 400 mila euro

Arrivano i "furbetti dei buoni spesa", uno di loro possiede 20 auto di lusso

Come sempre, anche nei periodi di emergenza come quello che stiamo attraversando, i furbetti non si smentiscono mai e non perdono occasione per trarre profitto, magari ai danni di chi ne ha veramente bisogno. È successo con i buoni spesa da 100 euro erogati dal Comune di Genova per sostenere le famiglie in difficoltà, che sono stati richiesti anche da persone senza particolari problemi economici o addirittura benestanti.

L’esempio più eclatante arriva dagli uomini della guardia di finanza, guidati dal colonnello Ivan Bixio, che stanno indagando una persona benestante ma che risulta nullatenente per il fisco. L’indagato, a cui l’anno scorso era stato sequestrato un attico di lusso in centro città e a cui viene attribuita la proprietà di circa 20 auto di lusso tra cui alcune d’epoca, ha percepito il buono da 100 euro, ma è stato prontamente individuato dalle fiamme gialle.


A scovare i “furbetti dei buoni spesa” sono stati anche gli agenti della polizia municipale guidata dal comandante Gianluca Giurato che stanno portando avanti gli accertamenti sulle 2500 persone che hanno percepito il bonus.  Ad oggi sono tre le persone indagate per indebita percezione di erogazioni dello Stato, lo stesso reato introdotto lo scorso anno per contestare la spesa di soldi pubblici per  acquisti privati portata avanti da alcuni consiglieri comunali.

Nel contempo il sindaco di Genova Marco Bucci ha confermato che ci sarà un’ulteriore emissione di  400mila euro grazie alle donazioni (oltre 300mila euro) e a 100mila euro aggiunti dal Comune. Soldi che basteranno per circa duemila famiglie. Questi sono tuttavia ancora insufficienti per soddisfare l’intera graduatoria che conta su 18.500 domande per un totale di 43mila persone. Finora i buoni erogati, hanno coperto le esigenze di 12.500 famiglie. Mancano circa 500mila euro per soddisfare tutti.